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Vittoria 'da grande' per la Lazio di Baroni. Pedro alternativa decisamente di lusso
Dopo il 2-3 a Torino contro i granata di Vanoli e il 4-1 rifilato al Nizza in Europa League, la Lazio ha chiuso al meglio una settimana da sogno. L'avversario di turno era l'Empoli, in gran saluto e ancora imbattuto in Serie A. Serviva una prova importante per poter aprire prospettive inimmaginabile d inizio stagione e tale è arrivata. Magari non sul piano del gioco, ma certamente su quello del carattere e della capacità di Baroni di affidarsi non solo a 11 titolari.
Quella contro i toscani di D'Aversa è parsa fin dai primi minuti la classica "partita trappola", con gli avversari che segnano alla prima sbavatura per poi chiudersi in difesa e sperare in qualche ripartenza. Un copione diverso da quello immaginato dunque, ma è proprio in casi come questo che la Lazio deve dimostrare maturità avendo un piano B. La formazione di Baroni, infatti, dopo lo 0-1 ha attaccato a testa bassa non facendosi prendere troppo dal nervosismo e trovando l'1-1 a un soffio dall'intervallo. Nel secondo tempo il rigore fallito poteva rappresentare un'altra mazzata a livello piscologico, ma anche in questo caso i biancocelesti hanno tirato fuori un'altra arma propria delle squadre che puntano in alto: le alternative all'altezza della situazione. Una in particolare e cioè Pedro, vero e proprio deus ex machina laziale in campionato come in Europa. E' proprio lui, a pochi minuti dalla fine, a segnare il gol da 3 punti. Vittoria importantissima, alla quale ne devono seguire altre se Baroni e i suoi ragazzi vogliono continuare a stupire.
Parla con orgoglio a fine gara Baroni, ma anche con la consapevolezza di poter e dover migliorare ancora: "Siamo ambiziosi, come lo è la società. Dobbiamo lavorare e creare un'identità forte che stiamo creando, se ti fermi a guardare la classifica è un errore. Ci piace l'entusiasmo ma bisogna tenere i piedi per terra, senza perdere i dettagli sulle piccole cose".
Quella contro i toscani di D'Aversa è parsa fin dai primi minuti la classica "partita trappola", con gli avversari che segnano alla prima sbavatura per poi chiudersi in difesa e sperare in qualche ripartenza. Un copione diverso da quello immaginato dunque, ma è proprio in casi come questo che la Lazio deve dimostrare maturità avendo un piano B. La formazione di Baroni, infatti, dopo lo 0-1 ha attaccato a testa bassa non facendosi prendere troppo dal nervosismo e trovando l'1-1 a un soffio dall'intervallo. Nel secondo tempo il rigore fallito poteva rappresentare un'altra mazzata a livello piscologico, ma anche in questo caso i biancocelesti hanno tirato fuori un'altra arma propria delle squadre che puntano in alto: le alternative all'altezza della situazione. Una in particolare e cioè Pedro, vero e proprio deus ex machina laziale in campionato come in Europa. E' proprio lui, a pochi minuti dalla fine, a segnare il gol da 3 punti. Vittoria importantissima, alla quale ne devono seguire altre se Baroni e i suoi ragazzi vogliono continuare a stupire.
Parla con orgoglio a fine gara Baroni, ma anche con la consapevolezza di poter e dover migliorare ancora: "Siamo ambiziosi, come lo è la società. Dobbiamo lavorare e creare un'identità forte che stiamo creando, se ti fermi a guardare la classifica è un errore. Ci piace l'entusiasmo ma bisogna tenere i piedi per terra, senza perdere i dettagli sulle piccole cose".
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