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Reina: "Mi identifico profondamente con la filosofia di Sarri. Fabregas una fonte d'ispirazione"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 14:08Serie A
di Alessio Del Lungo

Reina: "Mi identifico profondamente con la filosofia di Sarri. Fabregas una fonte d'ispirazione"

Pepe Reina si è raccontato a 360 gradi nella sua intervista rilasciata a SpagnaCulturaeScienza.it, nella quale ha parlato di tutte le sue esperienze vissute in Italia, tra cui quella a Napoli: "È stata una città che ha conquistato profondamente sia me che la mia famiglia. La gente somiglia molto a quella del sud della Spagna e quella quotidianità, che all’inizio può sembrare un po’ caotica, finisce per affascinarti completamente. È successo proprio così anche a noi, come dice infatti un popolare detto napoletano: 'A Napoli si piange due volte, una quando arrivi e un’altra quando te ne vai'". Lo scudetto perso "in albergo" è una delle delusioni più grandi della carriera? "Abbiamo totalizzato 91 punti senza però vincere il campionato, un fatto mai accaduto prima nella storia della Serie A. Tuttavia, grazie al gruppo competitivo e umano che formavamo, non potrei mai definire quell’anno una delusione, anzi, al contrario". Come ha vissuto il passaggio al Milan? "Il Milan è uno dei club storici più importanti d’Europa e ci sono arrivato con grandi aspettative. Le circostanze non mi hanno purtroppo permesso di vivere l’esperienza nel modo in cui mi aspettavo ma, nonostante ciò, conservo un ricordo molto positivo delle persone che ho avuto la fortuna di conoscere in quel periodo". Come si è adattato alla vita a Roma invece? "L’anno della pandemia ha cambiato il mondo e ha trasformato tutti noi. Io e la mia famiglia ci siamo adattati con facilità alla vita a Roma grazie alla nostra conoscenza del Paese, della lingua, della gastronomia e di tutti quegli aspetti quotidiani che rendono l’esperienza più semplice e piacevole. Sono rimasto affascinato dall’aspetto architettonico e culturale della città, e ricordo con emozione il romanticismo che pervade molti dei suoi angoli più suggestivi". Cosa l'ha colpita di più del Como? "È una città speciale, pittoresca e affascinante. Avere lo stadio vicino al mitico lago le conferisce un’atmosfera unica. Il progetto è molto ambizioso e il 'direttore d’orchestra', oltre ad essere un mio amico, si sta dimostrando la scelta migliore per questo ruolo. Cesc Fabregas, mio ex compagno di squadra, è ora una fonte di ispirazione per quello che rappresenta il mio nuovo progetto e la mia nuova carriera professionale". A chi si ispira nel ruolo di allenatore, dato che ora guida l'U19 del Villarreal? "Mi considero un privilegiato ad aver avuto l’opportunità di lavorare con alcuni dei migliori allenatori della storia del calcio. Tuttavia, mi identifico profondamente con la filosofia di Maurizio Sarri e mi piacerebbe avvicinarmi al suo stile di gioco e al suo modo di gestire lo spogliatoio".