Gascoigne racconta un trauma d'infanzia: "Un bambino di 8 anni morì tra le mie braccia"

Paul Gascoigne, leggenda del calcio inglese e icona di Newcastle, Tottenham, Lazio e Rangers, ha lasciato il pubblico britannico senza parole durante un’intervista al programma "Good Morning Britain" di ITV. L’ex centrocampista, 58 anni, noto per le lotte contro alcol e problemi di salute mentale, ha raccontato dettagli della sua vita che hanno scioccato l’opinione pubblica.
Tra le confessioni più drammatiche, Gascoigne ha rivelato un episodio traumatico della sua infanzia: a soli 10 anni, il fratellino di un suo amico, di 8 anni, che lui stava sorvegliando, è stato investito da un’auto e morto tra le sue braccia. "Corse un metro davanti a noi, e la macchina lo colpì… Io corsi e morì sulle mie ginocchia. Pensavo respirasse ancora, ma non era così. Quello fu il suo ultimo respiro", ha raccontato con la voce rotta dall’emozione. L’ex calciatore ha poi aggiunto che si tratta di un ricordo che lo ha segnato profondamente.
Gascoigne ha parlato anche delle sue ricadute nell’alcol: "Mi sento miserabile e devo andare alle riunioni degli Alcolisti Anonimi, solo per ascoltare e capire cosa sta succedendo". Oltre ai traumi dell’infanzia, Gascoigne ha ricordato gli effetti devastanti della violazione della sua privacy da parte dei media, che lo hanno spinto verso droghe e isolamento. La testimonianza dell’ex calciatore è un duro monito sulla vulnerabilità dei giovani e sulle conseguenze di traumi precoci e pressioni esterne.
