Buffon invita la Serie A allo stage per l'Italia: "Avere i ragazzi a febbraio sarebbe un segnale"
L’ex portiere Gianluigi Buffon, ospite degli studi di DAZN, ha parlato inevitabilmente anche della situazione della Nazionale, visto il suo ruolo di capo delegazione: “Abbiamo finito male, con questa sconfitta roboante contro la Norvegia e negli occhi della gente rimane il 4-1. Giusto che sia così, ma noi che siamo dentro dobbiamo analizzare bene le cose e preferisco portarmi a casa l’1-1 tenuto per 78 minuti. Non è granché, ma va detto che questa Norvegia è molto forte. Con sette giocatori alti da 1,89 a 1,96 ma con un dinamismo incredibile. Ogni partita cominciano da più uno e mezzo, quasi, con l’attaccante che hanno. Avevamo fatto un ottimo primo tempo, senza quasi farli tirare in porta. Nel secondo hanno meritato pareggio e vantaggio, ma non ci possiamo permettere di uscire così dalla partita. Un conto è perdere 2-1 e un altro è 4-1. Forse i ragazzi credevano di poter fare una bella vittoria, comunque il 2-1 ci ha tagliato le gambe e tolto l’energia per rimanere aggrappati alla partita. Anche quando giocavamo noi, non è che dominavi per 50 minuti, ma magari non prendevi più di un gol. Ora invece, nel momento di difficoltà, subiamo tante reti. E questo non rende giustizia al valore che hanno i ragazzi”.
Come aiutare la Nazionale, con uno stage? Prosegue Buffon: “Da parte di tutte le società, poterci abbracciare regalandoci i ragazzi per due giorni a febbraio sarebbe qualcosa, un bene per il movimento anche solo come segnale, dicendo che sono vicini e non solo se e quando andiamo al Mondiale. C’è un percorso che necessita vicinanza. E da parte di opinione pubblica e media serve meno schizofrenia, non puoi divertirti a massacrare la gente, è una cosa seria. Non mi piace l’incoerenza, si dice che le partite sono difficili tutte e poi ci si arrabbia dopo la Moldavia. Ma il mister aveva cambiato dieci undicesimi, potevamo avere difficoltà. Mi sembra veramente che non si sia mai contenti. Alla prima cinque gol all’Estonia ma ci dicevano che il primo tempo era finito 0-0. Non c’è mai nulla di costruttivo, la fiducia per un percorso verso il Mondiale. Sembra ci sia solo il divertimento di voler creare zizzania e disturbo e questo mi fa male. E poi basta dire sempre chi c’era, ma qui abbiamo Donnarumma che gioca nel City, altri tra Arsenal e Newcastle: iniziate ad apprezzarli e a voler loro bene. Basta con questi confronti. Se da parte di tutti c’è il desiderio di arrivare a marzo in maniera costruttiva, è meglio per tutti. Certe critiche sminuiscono la persona, la Nazionale va toccata con cura come stiamo facendo tutti. Io non ho mai visto insulti e contestazioni al 55’ verso una Nazionale e questo credo sia da altra matrice. Vedevo che qualcuno sulla cosa ci sguazzava, ma questo non rappresenta l’Italia. Abbandoniamole. Sono critiche strumentali e pretestuose, non per il bene ma a strappare tre like in più e farsi vedere controcorrente”.
Conclude quindi Buffon: “Dalla sconfitta in Norvegia avevamo più o meno capito il nostro destino, già da giugno immaginavamo di andare ai playoff. L’unico errore che non dobbiamo fare è fare la prima partita pensando già a un’ipotetica seconda. Prima c’è l’Irlanda del Nord, punto. Concentrazione solo sulla prima, punto e basta”.
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