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Juve, sette giorni dopo: tre punti con la Lazio per tornare al primo posto
Contro la Lazio è palesemente una partita difficile. Maurizio Sarri non nasconde le paure di una trasferta insidiosa, che giunge dopo il pareggio rocambolesco contro il Sassuolo. Sette giorni dopo quel mezzo passo falso che è costato il primato in classifica, c’è nuovamente la possibilità di sorpasso, dopo che l’Inter ieri sera non è andata oltre lo 0-0 con la Roma a San Siro.
“Nelle gare post Champions ci può essere un calo di energie nel riapprocciarsi al campionato, magari solo a livello inconscio, ma è solo un'ipotesi – ammette Sarri, che poi rilancia in vista del match di questa sera -. Vedendo gli allenamenti in settimana sono fiducioso, poi comunque è il campo che risponde come sempre”.
Senza Douglas Costa, l’ipotesi 4-3-3 non è percorribile. Un po’ come quella del tridente Ronaldo-Dybala-Higuain. Piuttosto, senza Ramsey, sembrerebbe quasi obbligata la scelta sulla trequarti di Bernardeschi, che riesce a rendere meglio lontano dall’Allianz Stadium in questo momento della stagione. Mentre la Joya appare più in forma rispetto al Pipita, accanto a CR7.
In tal senso, avvisa Sarri: “Non puoi chiedere a Dybala di venire a prendere palla vicino ai centrocampisti perché gli toglieresti tanti pregi che riesce a tirar fuori in queste situazioni, e non puoi chiedere a Ronaldo non partire troppo decentrato perché ha costruito gran parte della sua carriera su questo aspetto. Bisogna venire incontro alle loro caratteristiche e adottare degli accorgimenti per cercare di riempire l'area e tutti gli spazi”.
Insomma contro la Lazio, all’Olimpico, sarà una sfida tanto insidiosa quanto interessante, che metterà di fronte ai bianconeri una delle squadre più brillanti d’Europa negli ultimi venticinque metri. “Ci sarà da reggere il loro impatto violento, poi venire fuori e prendere in mano la partita cercando di non rimanere vicini alla nostra area di rigore” spiega Sarri. E infine: riappropriarsi del primo posto in classifica.
“Nelle gare post Champions ci può essere un calo di energie nel riapprocciarsi al campionato, magari solo a livello inconscio, ma è solo un'ipotesi – ammette Sarri, che poi rilancia in vista del match di questa sera -. Vedendo gli allenamenti in settimana sono fiducioso, poi comunque è il campo che risponde come sempre”.
Senza Douglas Costa, l’ipotesi 4-3-3 non è percorribile. Un po’ come quella del tridente Ronaldo-Dybala-Higuain. Piuttosto, senza Ramsey, sembrerebbe quasi obbligata la scelta sulla trequarti di Bernardeschi, che riesce a rendere meglio lontano dall’Allianz Stadium in questo momento della stagione. Mentre la Joya appare più in forma rispetto al Pipita, accanto a CR7.
In tal senso, avvisa Sarri: “Non puoi chiedere a Dybala di venire a prendere palla vicino ai centrocampisti perché gli toglieresti tanti pregi che riesce a tirar fuori in queste situazioni, e non puoi chiedere a Ronaldo non partire troppo decentrato perché ha costruito gran parte della sua carriera su questo aspetto. Bisogna venire incontro alle loro caratteristiche e adottare degli accorgimenti per cercare di riempire l'area e tutti gli spazi”.
Insomma contro la Lazio, all’Olimpico, sarà una sfida tanto insidiosa quanto interessante, che metterà di fronte ai bianconeri una delle squadre più brillanti d’Europa negli ultimi venticinque metri. “Ci sarà da reggere il loro impatto violento, poi venire fuori e prendere in mano la partita cercando di non rimanere vicini alla nostra area di rigore” spiega Sarri. E infine: riappropriarsi del primo posto in classifica.
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