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Rocchi: “Torino-Como, non era rigore ma buon annuncio. Lecce-Lazio? Mi sto infastidendo”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 16:38Serie A
di Ivan Cardia

Rocchi: “Torino-Como, non era rigore ma buon annuncio. Lecce-Lazio? Mi sto infastidendo”

Nell’ultima puntata di Open VAR su DAZN, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi è tornato sul rigore concesso al Torino nella gara con il Como per il tocco con la mano di Jesus Rodriguez nel tentativo di rilanciare il pallone, mantenuto nonostante on field review: “Per noi questo non è un tocco di mano punibile. Bonacina fa anche un errore fatto bene, per cui nell’errore, che rimane tale, è apprezzabile la qualità davanti al monitor e nella comunicazione. Detto ciò, la punibilità del tocco di mano non c’è e quindi è un errore. Bonacina si sofferma sulla giocata, che effettivamente non c’è, però è un giocatore che sta facendo un movimento naturale, la punibilità è zero”. In Lecce-Lazio è stata discussa la decisione di annullare un gol a Sottil per una manata a Isaksen, senza on field review: “Su questo episodio potremmo anche andare a ritroso e dire che alla fine è stato decisamente correttamente, perché c’era una spinta iniziale. Invece non sono per niente contento di questa decisione, ci saremmo aspettati una on field review: è l’ennesimo episodio, e mi sto anche infastidendo, in cui un giocatore viene toccato sul petto e si tocca al volto, ingannando l’arbitro. Avevamo anche gli strumenti, il VAR doveva intervenire, ma va evitata questa situazione: lo dico ai giocatori, poi lo dirò anche ai miei. Ripeto: per assurdo potrei dire che era comunque da annullare, perché andando a ritroso c’era una spinta, invece voglio concentrarmi su questo per dare un messaggio forte anche agli arbitri. Quando abbiamo gli strumenti va seguita una strada, in questo caso andava ammonito il giocatore per simulazione”. Sui big match di questo turno gli arbitri sono andati abbastanza bene: “Stiamo tornando su buoni livelli, più che altro serve coerenza. Riparto dall’episodio di Roma, e non voglio parlare del singolo. Quel tipo di atteggiamento lo dobbiamo combattere. Noi arbitri, i calciatori, e anche voi media”.