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L'Italia domina e spreca, rischiando la beffa. A Danzica con la Polonia è 0-0
Pari a reti bianche per Polonia e Italia, a Danzica. Tante le occasioni, ma nessun gol. Italia comunque prima nel girone
LE FORMAZIONI - La Polonia decide il modulo a una punta e tre trequartisti dietro capitan Lewandowski, con Walukiewicz in mezzo alla difesa con il nuovo acquisto del Benevento, Glik. L'Italia ha due novità Pellegrini sulla linea degli attaccanti con Chiesa e soprattutto Belotti, che prende il posto di Immobile al centro dell'attacco di Mancini. Emerson sulla sinistra, centrocampo titolare con Barella, Jorginho e Verratti.
POSIZIONI CHIARE - L'Italia prende subito l'iniziativa e le redini del gioco, creando azioni e anche una palla gol colossale sui piedi di Chiesa che, da due passi, spedisce fuori anche abbastanza incomprensibilmente. Dall'altro la Polonia sfrutta la velocità di un Lewandowski che fa reparto da solo, mettendo pressione sui dui centrali. Su un errore di Bonucci deve recuperare Emerson Palmieri, provvidenziale su Szymanski appostato da due passi. L'atteggiamento è ottimo, Belotti prova a mettersi in proprio ma Fabianski si accartoccia senza problemi sul pallone.
MANCA CONCRETEZZA - Se è vero che l'Italia ha maggiore capacità di palleggio, dall'altro non c'è cinismo negli ultimi sedici metri, tanto che Pellegrini avrebbe un'opportunità su un cross basso, ma la sfera rimane fra i suoi piedi e quelli dell'avversario, senza arrivare verso il portiere avversario. Così il primo tempo si chiude 0-0, pur con una netta predominanza azzurra. Il copione a inizio ripresa non cambia granché a inizio ripresa, se non per una parata di Donnarumma su Moder.
SCIUPONI - Il pari non si sblocca anche a causa della mancanza di precisione negli ultimi metri. Quando poi Chiesa riesce a trovare lo spazio sulla destra, centrando per l'accorrente Emerson Palmieri, sulla sfera ci sarebbe scritto "spingimi". Invece l'italobrasiliano, pur correndo più veloce dell'avversario, da pochi passi e di testa spedisce fuori. A dieci dal termine ancora Palmieri si trova a tu per tu con Fabianski, Kedziora lo sbilancia appena appena e gli toglie il tempo per sparare verso la porta.
RISCHIO BEFFA - All'ultimo minuto dei tempi regolamentari un contropiede polacco porta Grosicki a due passi da Donnarumma. Il tiro a botta sicura è però deviata da un Acerbi provvidenziale: senza il suo intervento probabilmente sarebbe stato il vantaggio dei padroni di casa. Poi Kean sulla sinistra prova lo slalom gigante, ma il suo assist per Berardi è leggermente troppo avanti. Finisce 0-0.
POLONIA-ITALIA 0-0
Polonia (4-2-3-1)
Fabianski; Kedziora, Glik, Walukiewicz, Bereszynski; Krichowiak, Moder; Szymanski (dal 60' Grosicki), Klich (dal 70' Milik), Jozwiak (dall'82' Karbownik); Lewandowski (dall'82' Linetty).
Italia (4-3-3)
Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella (dal 78' Locatelli), Jorginho, Verratti; Pellegrini (dall'83' Berardi) Belotti (dall'83' Caputo), Chiesa (dal 70' Kean).
LE FORMAZIONI - La Polonia decide il modulo a una punta e tre trequartisti dietro capitan Lewandowski, con Walukiewicz in mezzo alla difesa con il nuovo acquisto del Benevento, Glik. L'Italia ha due novità Pellegrini sulla linea degli attaccanti con Chiesa e soprattutto Belotti, che prende il posto di Immobile al centro dell'attacco di Mancini. Emerson sulla sinistra, centrocampo titolare con Barella, Jorginho e Verratti.
POSIZIONI CHIARE - L'Italia prende subito l'iniziativa e le redini del gioco, creando azioni e anche una palla gol colossale sui piedi di Chiesa che, da due passi, spedisce fuori anche abbastanza incomprensibilmente. Dall'altro la Polonia sfrutta la velocità di un Lewandowski che fa reparto da solo, mettendo pressione sui dui centrali. Su un errore di Bonucci deve recuperare Emerson Palmieri, provvidenziale su Szymanski appostato da due passi. L'atteggiamento è ottimo, Belotti prova a mettersi in proprio ma Fabianski si accartoccia senza problemi sul pallone.
MANCA CONCRETEZZA - Se è vero che l'Italia ha maggiore capacità di palleggio, dall'altro non c'è cinismo negli ultimi sedici metri, tanto che Pellegrini avrebbe un'opportunità su un cross basso, ma la sfera rimane fra i suoi piedi e quelli dell'avversario, senza arrivare verso il portiere avversario. Così il primo tempo si chiude 0-0, pur con una netta predominanza azzurra. Il copione a inizio ripresa non cambia granché a inizio ripresa, se non per una parata di Donnarumma su Moder.
SCIUPONI - Il pari non si sblocca anche a causa della mancanza di precisione negli ultimi metri. Quando poi Chiesa riesce a trovare lo spazio sulla destra, centrando per l'accorrente Emerson Palmieri, sulla sfera ci sarebbe scritto "spingimi". Invece l'italobrasiliano, pur correndo più veloce dell'avversario, da pochi passi e di testa spedisce fuori. A dieci dal termine ancora Palmieri si trova a tu per tu con Fabianski, Kedziora lo sbilancia appena appena e gli toglie il tempo per sparare verso la porta.
RISCHIO BEFFA - All'ultimo minuto dei tempi regolamentari un contropiede polacco porta Grosicki a due passi da Donnarumma. Il tiro a botta sicura è però deviata da un Acerbi provvidenziale: senza il suo intervento probabilmente sarebbe stato il vantaggio dei padroni di casa. Poi Kean sulla sinistra prova lo slalom gigante, ma il suo assist per Berardi è leggermente troppo avanti. Finisce 0-0.
POLONIA-ITALIA 0-0
Polonia (4-2-3-1)
Fabianski; Kedziora, Glik, Walukiewicz, Bereszynski; Krichowiak, Moder; Szymanski (dal 60' Grosicki), Klich (dal 70' Milik), Jozwiak (dall'82' Karbownik); Lewandowski (dall'82' Linetty).
Italia (4-3-3)
Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella (dal 78' Locatelli), Jorginho, Verratti; Pellegrini (dall'83' Berardi) Belotti (dall'83' Caputo), Chiesa (dal 70' Kean).
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