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Lucarelli jr e Apolloni condannati per violenza di gruppo. "Ci sono altri gradi di giudizio"
Tre anni e sette mesi di reclusione sono stati inflitti a Mattia Lucarelli, figlio dell'ex attaccante del Livorno, Cristiano, e Federico Apolloni, entrambi calciatori, al termine del processo, celebrato con rito abbreviato, presso il Tribunale di Milano in merito all'accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa americana di 22 anni, nella notte fra il 26 e il 27 marzo 2022.
Altri tre imputati, amici dei due calciatori, sono stati condannati a pene fra i 2 anni e 5 mesi e i 2 anni e 8 mesi.
La differenza di trattamento fra i primi due e gli altri protagonisti del Processo è dovuta, si legge sulle pagine della cronaca di Milano del Corriere della Sera, al fatto che il Giudice ha riconosciuto ai tre 'la minima importanza' nell'esecuzione del reato.
Immediata la reazione del figlio dell'ex bomber amaranto, arrivata tramite una storia pubblicata su Instagram:
"Che le cose spesso non vanno come dovrebbero andare lo sappiamo un po' tutti. È la vita. Lo scoglio più grande da affrontare sapevamo che sarebbe stato il primo, visto il clamore mediatico di tutta la questione, sapevamo di non combattere con i fatti ma con un momento storico e la pressione dei media che vuole la nostra testa senza realmente indagare a fondo, ma fermandosi ai titoli sensazionali per attirare l'attenzione. Rispetto a ieri - continua Lucarelli jr - non è cambiato niente, ai commenti, alle minacce e alle offese siamo abituati ormai. Non bisogna però dimenticarsi che ci sono altri due grandi di giudizio. Che sia una batosta è molto chiaro soprattutto perché eravamo speranzosi di poter chiudere questa storia subito nonostante le difficoltà".
Altri tre imputati, amici dei due calciatori, sono stati condannati a pene fra i 2 anni e 5 mesi e i 2 anni e 8 mesi.
La differenza di trattamento fra i primi due e gli altri protagonisti del Processo è dovuta, si legge sulle pagine della cronaca di Milano del Corriere della Sera, al fatto che il Giudice ha riconosciuto ai tre 'la minima importanza' nell'esecuzione del reato.
Immediata la reazione del figlio dell'ex bomber amaranto, arrivata tramite una storia pubblicata su Instagram:
"Che le cose spesso non vanno come dovrebbero andare lo sappiamo un po' tutti. È la vita. Lo scoglio più grande da affrontare sapevamo che sarebbe stato il primo, visto il clamore mediatico di tutta la questione, sapevamo di non combattere con i fatti ma con un momento storico e la pressione dei media che vuole la nostra testa senza realmente indagare a fondo, ma fermandosi ai titoli sensazionali per attirare l'attenzione. Rispetto a ieri - continua Lucarelli jr - non è cambiato niente, ai commenti, alle minacce e alle offese siamo abituati ormai. Non bisogna però dimenticarsi che ci sono altri due grandi di giudizio. Che sia una batosta è molto chiaro soprattutto perché eravamo speranzosi di poter chiudere questa storia subito nonostante le difficoltà".
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