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tmw / milan / Editoriale
Pensieri in libertà di un milanista arrabbiatoTUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Montesi
domenica 19 novembre 2017, 00:00Editoriale
di Fabrizio Tomasello
per Milannews.it

Pensieri in libertà di un milanista arrabbiato

Indovinate un po’? Il Milan ha perso ancora, stavolta contro il Napoli. Gli azzurri di Sarri non hanno giocato la loro miglior prestazione stagionale, ma comunque hanno costretto i rossoneri, non alla loro peggior partita, alla sesta sconfitta dopo 13 giornate di campionato. A conferma che è inutile azzardare previsioni fantasiose su ipotetiche altre marce (vero Mirabelli?). Questa è una squadra molto lontana - forse troppo - dall’essere competitiva per le prime posizioni della nostra serie A e tanto vale prenderne atto.  Detto questo, concediamoci alcune rapide considerazioni su quanto visto questa sera al San Paolo: - La cervellotica formazione scelta da Vincenzo Montella ha suscitato più di qualche perplessità nei tifosi rossoneri tutti, ma alla fine non è nella scelta degli undici titolari, né nella fantasiosa distribuzione di alcuni ruoli, che vanno individuate le principali colpe dell’allenatore rossonero. - Il Milan complessivamente ha dato una buona dimostrazione di coraggio, facendo la partita per lunghi tratti del match, eppure è proprio in questo modo che ha mostrato impudicamente agli occhi del mondo tutti i limiti oggettivi di una squadra incapace di costruire qualcosa di vagamente pericoloso per gli avversari. - L’atteggiamento orgoglioso dei ragazzi e la buona volontà non sono bastati al cospetto di una squadra che è “Squadra”. - La differenza più evidente tra Napoli e Milan non è la differente qualità delle due rose, ma una sola parola che fa tutta la differenza del mondo: organizzazione. - Per lunghi tratti del match è sembrato che i calciatori del Napoli filassero a velocità doppia rispetto ai rossoneri. La verità invece è che gli uomini di Sarri occupano meglio gli spazi e sanno sempre dove e quando correre. Quanto di più distante da quello che stiamo vedendo ormai da diversi mesi in casa Milan. - Suso è probabilmente il calciatore più fantasioso del Milan, l’unico da cui ci si può aspettare qualche illuminazione vincente. Sempre più spesso però si ostina a fare tutto da solo ignorando i compagni. Egoismo o mancanza di soluzioni tattiche offerte dal tecnico? Il dibattito è aperto. - Donnarumma e Romagnoli sono indubbiamente i talenti più puri del Milan attuale, cerchiamo di preservarli e coccolarli il più possibile. E ci metto pure Locatelli, che seppur ancora in ritardo rispetto ai compagni, è quello con i maggiori margini di crescita. - Quanto è triste vedere Bonaventura in queste condizioni fisiche, mentali, tecniche e caratteriali. - Un ulteriore carico sulle spalle dell’allenatore del Milan è che tutti i calciatori rossoneri stanno rendendo almeno due tacche sotto i loro standard abituali. Un segnale a dir poco preoccupante. - Malgrado tutto, continuo a pensare che un eventuale esonero di Montella non abbia il potere di cambiare le sorti di una stagione virtualmente compromessa. È innegabile però che l’allenatore rossonero, dopo quasi 5 mesi di lavoro, ancora non sia stato capace di offrire ai suoi ragazzi uno straccio di spartito da eseguire. Si continua a vivere ai confini dell’improvvisazione, trascinati dall’emotività del momento e sballottati qua e là dalle ondate delle varie partite. - In conclusione, vale la pena essere ancora fiduciosi? Certamente si, soprattutto in virtù del processo di crescita dei tanti giovanotti di stanza a Milanello. Il Milan non è una squadra costruita male, meriterebbe solo di essere gestita meglio.