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ESCLUSIVA MN - Passerini: "La volontà di Gattuso è cambiata. Champions? Per De Zerbi la gara con l'Atalanta è una finale"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 25 maggio 2019, 18:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
per Milannews.it
fonte Intervista di Thomas Rolfi

ESCLUSIVA MN - Passerini: "La volontà di Gattuso è cambiata. Champions? Per De Zerbi la gara con l'Atalanta è una finale"

Carlos Passerini, giornalista del Corriere della Sera, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it per commentare le ultime dichiarazioni di Gattuso e riflettere su quello che sarà il futuro dell'area tecnica e dirigenziale rossonera, senza scordarsi dell'impegno di domani sera e della corsa alla Champions League.

Gattuso ha espresso la volontà di restare al Milan, come vanno giudicate le sue parole, diverse da quelle antecedenti a Sampdoria-Milan?

"L'ho interpretato come la prova che qualcosa è cambiato nella volontà di Gattuso, da un mese e mezzo a questa parte. La conferenza pre Sampdoria. La volontà di Gattuso è cambiata completamente. Allora la sua frase: "Tra due mesi parlo io" suonava in una maniera totalmente opposta. Era molto chiaro che Rino nella sua testa aveva deciso che l'esperienza al Milan era conclusa. Da alcune settimane a questa parte, in coincidenza con le tre vittorie consecutive che hanno tenuto il Milan attaccato al quarto posto, è cambiato il tenore delle dichiarazioni di Rino, che è sfociato oggi in una dichiarazione molto netta: "Sogno di restare al Milan". E' inevitabile collegare questa dichiarazione alla voce, e qualcosa in più di una voce, dell'addio sempre più probabile di Leonardo a fine stagione. Conoscendo i rapporti non eccellenti fra i due, è inevitabile considerare questo collegamento. Il futuro di Leonardo al Milan è sempre più improbabile, il futuro di Gattuso è molto più probabile. Non riesco a non collegare le due cose".

Rino oggi ha ribadito il suo orgoglio e che la Champions non è mai stata un obbligo...

"E' un orgoglio che sta rivendicando da circa tre settimane. Oggi ha detto questo ma noi tutti ricordiamo che per una buona parte della stagione la società stessa faceva capire che l'obiettivo fosse andare in Champions. Rino oggi dice che la società gli ha chiesto di provarci, evidentemente questo è quello che hanno chiesto a lui. Non c'è motivo per non credergli. Su una cosa ha ragione Gattuso, un punto in più o un punto in meno non può far cambiare completamente le opinioni. Credo che il lavoro di Gattuso sia da considerare positivo, sono d'accordo con lui quando dice che non tutto può essere giudicato dalla classifica, da un punto in più o un punto in meno. Sono stati commessi tanti errori da tutti, anche Rino ne ha commessi, ma la classifica ora dice che il Milan se la sta giocando fino alla fine. Credo che lui faccia bene a rivendicare il proprio lavoro. Sicuramente a livello societario è mancato qualcosa a livello comunicativo, tutti noi abbiamo avuto più volte il messaggio che il quarto posto fosse l'obiettivo stagionale. Oggi Rino ha detto che gli è stato chiesto di provarci: la differenza è sottile, c'è da capire dove sta fino in fondo la verità. Il lavoro di Gattuso per come lo vedo io è positivo e ha ragione Gattuso quando dice che un punto non può ribaltare completamente i giudizi sulla stagione".

Quale potrebbe essere il futuro di Gattuso dopo SPAL-Milan?

"Approdare o non approdare in Champions cambia moltissimo. Un piazzamento in Champions rende più appetibile la società, rende più appetibile anche la panchina nel caso in cui il Milan volesse cambiare allenatore. Un conto è offrire un Milan in Champions o in Europa League, o anche addirittura senza coppe. Credo che il futuro di Gattuso sia completamente da scrivere, da quello che risulta ad oggi il Milan non ha assolutamente deciso se Gattuso sarà l'allenatore della prossima stagione. Con il piazzamento in Champions, il futuro di Rino al Milan è più probabile, anche per una questione di riconoscenza, la società potrebbe essere invogliata a proseguire. In caso di fallimento dell'obiettivo Champions la società potrebbe invece essere intenzionata ad operare un cambiamento più consistente, che riguarda giocatori e allenatore. Perché tra Champions e non Champions ballano 50 milioni di euro, di investimenti che si possono fare o meno. Questo includerà anche l'allenatore. La sentenza UEFA è una delle variabili. Un Milan senza Europa è un Milan che l'anno prossimo si potrebbe concentrare esclusivamente sulle partite di campionato con una rosa più ristretta. In questo momento il Milan non può per forza avere in mano un piano definito. E' un piano che riguarda tutto, lo staff dirigenziale, l'allenatore e i giocatori. Il Milan non sa se giocherà la Champions Leauge, l'Europa League o se non giocherà nulla. L'addio di Leonardo è praticamente certo, ma sarà il prossimo direttore a prendere la decisione sull'allenatore. Il prossimo direttore sportivo ancora non c'è. Si stanno facendo grosse riflessioni, ci sono vari progetti sul tavolo, ma il Milan al momento non sa quale sarà il suo futuro, ora bisogna cercare di scoprire le carte che Elliott ha sul tavolo. Le carte sono queste: che Rino possa restare, e in caso di Champions aumentano; c'è da sciogliere la partita del direttore, che è fondamentale, perché da lì dipende il resto. E poi quella della rosa, senza Champions League il sacrificio di un giocatore o di un gruppo di giocatori per recuperare quello che serve dei 50 milioni della Champions sarà inevitabile. Con la Champions no. Questo è completamente da scrivere".

In conferenza Rino ha riposto l'attenzione sul Milan, ma è possibile che Atalanta o Inter facciano un passo falso?

"Ha ragione Gattuso, il Milan che ha vinto le ultime tre partite è ancora un Milan in difficoltà. E' un Milan che ha soltanto vinto e non ha convinto. Ha rischiato la pelle con un Frosinone retrocesso, senza quel miracolo di Donnarumma ora non si starebbe nemmeno a parlare di Champions. Gattuso fa bene a confidare prima di tutto nel Milan stesso, il Milan deve mettere tutto quello che gli è rimasto per vincere questa partita. E non è così scontato. E' chiaro che il destino del Milan è legato a quello delle altre squadre. Per come la vedo io, il Milan non deve sperare sull'Inter, che non credo fallirà l'obiettivo davanti a 70.000 persone contro una squadra giovane, ma sulla professionalità e sull'ortodossia professionale di De Zerbi che è un amico e conosco bene. Gli riconosco una qualità che in Italia è rarissima ed è una professionalità estrema. De Zerbi sta preparando questa partita come se fosse una finale, perché nella sua ideologia calcistica ogni partita dalla prima all'ultima si gioca come una finale. Questo non so se basterà a fermare un'Atalanta che ha molto più da giocarsi, poi scendono in campo i giocatori. La certezza che ho è che De Zerbi sta preparando questa partita come fosse verissima. E' bresciano, è stato un tifoso vero, il padre è stato capo ultrà. Fare uno scherzo all'Atalanta non gli sembrerebbe vero. Il Sassuolo si giocherà una partita verissima, siamo in mezzo ad una domenica thrilling dove tutto può succedere. Vediamo cosa succederà, come dice Gattuso, la stagione del Milan non può essere giudicata da un punto in più o in meno, o se il Sassuolo riesce o meno a fermare l'Atalanta. Il Milan ha molti difetti da correggere, andrà rivoluzionato inevitabilmente questa estate, ma come dice Gattuso, e sono d'accordo, non è tutto da buttare e la classifica lo dimostra".