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Nuovo stadio Milan, Squeri: "Progetto che porterebbe enorme prestigio per tutto il Sud Milano. Parcheggi? Compatibili con regole e Norme Tecniche"
martedì 6 agosto 2024, 18:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio
per Milannews.it
fonte 7giorni.info

Nuovo stadio Milan, Squeri: "Progetto che porterebbe enorme prestigio per tutto il Sud Milano. Parcheggi? Compatibili con regole e Norme Tecniche"

Il progetto del Milan per il nuovo stadio di proprietà nell'area San Francesco di San Donato è visto da molti come un'opportunità di crescita e di guadagno per tutta l'area metropolitana a sud di Milano, ma è anche fonte di preoccupazioni, alcune legittime, altre evidentemente strumentali, da parte di cittadini e politici. In mezzo a questa discussione evidentemente complessa c'è il sindaco Francesco Squeri, Primo Cittadino di San Donato Milanese. Squeri, che nelle scorse settimane ha dato ufficialmente il via, insieme agli altri enti interssati, alle discussioni per l'Accordo di Programma, si è sempre posto sull'argomento in maniera responsabile e concreta, analizzando in modo sincero pro, contro ed eventuali difficoltà nella realizzazione di un'opera urbanistica che potrebbe dare nuova vita e spinta economica a San Donato e tutta l'area circostante.

Squeri ha concesso un'intervista esclusiva a "7 giorni", il giornale gratuido del Sud Est Milano (che trovate qui in forma integrale), per parlare dello stato attuale del progetto e per fare chiarezza, con la sincerità e il pragmatismo che lo contraddistinguono, su dubbi e critiche strumentali che arrivano da varie parti politiche. Queste le sue dichiarazioni sul progetto del Milan per il nuovo stadio a San Donato.

Le risorse che avete in Comune comunale vi consentono di affrontare agevolmente questa e tutte le altre questioni della vostra città, o per seguire la questione Stadio avete dovuto procrastinare altro?

"Il tema dello stadio è molto complesso e articolato. Assorbe sicuramente molta attenzione perché il suo sviluppo condizionerà il futuro di San Donato e quindi ogni valutazione richiede molti approfondimenti e analisi. Tuttavia non viene distolta l’attenzione all’ordinaria amministrazione del Comune che non può certo fermarsi di fronte a un progetto di iniziativa privata".

Dal punto di vista politico quanto è impegnativo rispondere a tutti, gestire maggioranza e opposizione e gestire ogni obiezione?

"Sul progetto dello stadio riceviamo molte sollecitazioni sia dall’interno della maggioranza che dalle fila dell’opposizione. Tutto ciò che contribuisce a dare risposte alle criticità del progetto e ciò che viene portato in termini propositivi è stato sempre ben accolto. Non sempre purtroppo osserviamo uno spirito propositivo da parte di chi, pur all’opposizione, riveste ruoli istituzionali. Ne prendiamo semplicemente atto".

In ogni sua dichiarazione si è sempre dimostrato comprensivo delle critiche rivolte a lei e alla sua amministrazione per la sua decisione di valutare questa opportunità, secondo lei siamo nei limiti o a volte ha visto travalicare la normale dialettica e confronto?

"Ascolto sempre le critiche e i timori che mi vengono rappresentati sull’ipotesi dello sviluppo dello stadio a San Donato. Spesso coincidono con i miei e, proprio per questo, sarò molto attento affinché all’interno del percorso dell’Accordo di Programma si diano concrete ed efficaci soluzioni a tutte le criticità che abbiamo già evidenziato pubblicamente. In alcune occasioni certamente osservo che si supera il limite del legittimo dissenso e della critica, ma chi governa ha il dovere sempre di rispondere con i contenuti".

C’è una speculazione politica in atto sulla vicenda o sono preoccupazioni legittime?

"Le preoccupazioni sono legittime, comprensibili e spesso condivise. È giusto che avvengano nella normale dialettica politica. É evidente però che ci sia anche della speculazione politica da parte di chi oggi spera di cavalcare un dissenso per un progetto su cui, quando governava, si dichiarava disponibile a valutarlo".

Come cambierebbe la sua città nel caso il progetto andasse in porto? Quali sono le sue aspettative?

"Con lo stadio si svilupperebbe un progetto che porterebbe un enorme prestigio e una forte centralità non solo per San Donato, ma per tutto il Sud Milano. Questo, dal punto di vista della attrattività del territorio, rappresenta già un enorme vantaggio. Inoltre si svilupperà un sistema del Trasporto Pubblico più efficiente e funzionale, soprattutto per quanto riguarda la linea suburbana ferroviaria, avvicinando tutti i territori lungo l’asse della via Emilia dal Lodigiano a Milano portando a una forte diminuzione del traffico di attraversamento. I servizi per i cittadini e la manutenzione della città saranno incrementati grazie alle risorse correnti che entreranno ogni anno nelle casse del Comune. Infine, per fermarmi solo ai primi aspetti più rilevanti, si genererà un indotto di cui beneficeranno in tanti, sia per le opportunità di lavoro che per le attività che potranno svilupparsi. Non è affatto da trascurare, inoltre, che un sistema come quello ipotizzato ad altissima efficienza energetica e produzione di energia elettrica rinnovabile, possa contribuire, come Comunità Energetica Rinnovabile, ai bisogni energetici del territorio con positive ricadute economiche e ambientali".

I parcheggi previsti nel progetto originario prevedono la realizzazione di circa 50.000 mq di parcheggi (a raso, filtranti e con alberature) nell'area del Parco Agricolo Sud Milano, come risponde alle critiche?

"I parcheggi del progetto ipotizzati sulle aree del PASM sono compatibili con le regole e le Norme Tecniche del PASM stesso che prevede, negli ambiti di cintura urbana del Parco Agricolo, la possibilità di realizzare interventi quali attrezzature sociali e ricreative, impianti sportivi e funzioni di interesse generale. I parcheggi verrebbero realizzati con le caratteristiche di permeabilità previste e imposte dal PASM. Inoltre ogni mq di parcheggio, sempre per le regole del PASM, dovrà essere compensato con una stessa superficie da destinare a verde ed eventuali opere di mitigazione ambientale".

Quali sono le opere di miglioramento delle infrastrutture e dei collegamenti viari?

"Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di infrastrutture per garantire l'accesso all'area. A nord è prevista la realizzazione di un ponte a scavalco sulla ferrovia con due corsie per senso di marcia. Saranno realizzati, inoltre, due ponti ciclopedonali di collegamento est-ovest tra la citta l’area dello stadio, il Parco Agricolo e Chiaravalle. Si interverrà ulteriormente sulla viabilità attraverso un nuovo svincolo dell’autostrada sul lato sud ovest e con interventi tra il rondò di San Martino e il nuovo ponte e nella zona a sud dell’area San Francesco. La Cascina San Francesco verrà riqualificata prevedendo una funzione anche pubblica".

La Priorità è il trasporto pubblico per raggiungere l’area?

"L'Amministrazione ritiene che per rendere percorribile il progetto debbano essere attivati interventi che garantiscano il raggiungimento dell'area prevalentemente con il Trasporto Pubblico. Da questo punto di vista, un forte investimento sulla stazione risulterebbe un intervento che potrebbe garantire questo risultato. Su questo si sta già lavorando con gli Enti preposti, compreso Ferrovie. Tale intervento porterà enormi vantaggi non solo i giorni delle competizioni, ma tutti i giorni per i pendolari che potranno avere un servizio più efficiente e funzionale cosa che attualmente non è. Dalle interlocuzioni con Ferrovie si prospetta il raddoppio della ferrovia, la realizzazione di banchine più ampie e nuovi binari per la sosta dei treni che consentano di passare dagli attuali 6.000 viaggiatori/ora a 20.000 potenziali viaggiatori/ora. Credo che queste cifre siano la risposta più concreta a chi afferma, guardando la struttura della fermata della ferrovia di oggi, che non ci sono le condizioni per far arrivare gli spettatori in treno allo stadio".

Cosa si sente di dire ai suoi cittadini sul lavoro che lei, la sua giunta, la sua maggioranza, e tutti gli Uffici comunali stanno svolgendo per valutare la fattibilità del progetto?

"Siamo impegnati in un importante lavoro per un intervento che cambierà il futuro della città. Credo e crediamo fortemente che questo progetto rappresenti una grande opportunità per la città e per tutto il territorio del Sud Milano, ma deve essere portato avanti con molta attenzione. Consapevoli di ciò, stiamo mettendo in campo tutte le competenze necessarie, anche attraverso specifiche consulenze, per garantire, soprattutto in tema ambientale e viabilistico,che per le criticità già evidenziate vengano formulate risposte efficaci e che lo sviluppo del progetto evidenzi una forte connotazione di interesse pubblico. Ricordo, infatti, che la proposta dello stadio è progetto di iniziativa privata su un’area privata sulla quale è già stato approvato un piano per la realizzazione di un’arena sportiva".

Il sindaco termina l'intervista con un monito: "Questa non è una seconda opportunità per San Donato Milanese, ma è l'ultima".