Gazzetta - Sprazzi di Fonseca nel nuovo Milan. Ma ora con il Torino si alzeranno i ritmi
Buona anche l'ultima. Il Milan conclude il suo precampionato da imbattuto, con una vittoria contro il Monza per 3-1 a San Siro, a margine della seconda edizione del "Trofeo Silvio Berlusconi". L'unica non vittoria nella prima sfida a Vienna contro il Rapid (1-1), poi quattro vittorie consecutive: in America contro Manchester City, Real Madrid, Barcellona e ieri contro i brianzoli. Si vedono vecchi e nuovi interpreti, soprattutto iniziano a vedersi sprazzi di idee di Fonseca.
Doppio Milan e Morata
Interessante - ieri come in tutto il precampionato - la gestione della formazione da parte del tecnico portoghese. Come sottolinea anche la Gazzetta dello Sport questa mattina, ieri sera Fonseca ha schierato due formazioni, una nel primo e una nel secondo tempo. Il tratto comune dei due undici è l'amalgama quasi scientifico di giocatori di primo piano e attesi dalla titolarità con calciatori che dovrebbero essere decisivi entrando dalla panchina. Si conferma Saelemaekers nella prima frazione, fa vedere buone cose Okafor nella ripresa. Minuti anche per Alvaro Morata, ancora comprensibilmente indietro di condizione, ma già "dentro" il gioco rossonero come attitudine e posizioni. Si vede subito come lo spagnolo sia un centravanti atipico, diverso da Giroud: spesso si allarga sulla sinistra, scambiandosi di posizione con Leao, e giocando la palla quasi da regista offensivo. Sarà da capire se tutto questo porterà i suoi frutti. La rosea nota anche il quadrilatero che si viene a formare con punta e trequartista insieme ai due centrocampisti, mentre gli esterni si portano alti: ben diverso dal 4-2-4 visto con Pioli.
Sprazzi di Fonseca
Nella sua prima conferenza stampa da allenatore rossonero, Paulo Fonseca aveva immaginato il suo Milan come offensivo e aggressivo. Ed è quello che si è cominciato a ieri, per esempio dal primo gol: un pressing molto alto e di squadra che ha portato al recupero palla nella metà campo avversaria e alla successiva verticalizzazione immediata che ha liberato Saelemaekers al tiro e al gol. Tanto pressing e tanto movimento soprattutto sul fronte d'attacco: nè gli esterni, nè Morata tengono posizioni fisse togliendo punti di riferimento agli avversari. Bene anche nel secondo tempo in fase offensiva, anche se i ritmi sono più blandi. Da rivedere la fascia sinistra con Terracciano che (ancora) fa tanta fatica nel tenere la posizione e contenere il diretto avversario. In generale ottimi segnali da queste prime uscite, da sabato però si inizierà a fare sul serio e i giri del motore - anche degli avversari - si innalzeranno in un colpo solo. Il Milan dovrà farsi trovare pronto.