Colombo: "Col Milan non dovevo partire per gli Usa. Ecco come Ibra iniziò a chiamarmi Hulk"
Dopo aver giocato parte della tournée americana con il Milan, l'attaccante classe 2002 Lorenzo Colombo è stato girato in prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni all'Empoli dove ha avuto un ottimo impatto fin dal primo momento. Questa mattina il centravanti cresciuto nel settore rossonero si è concesso per un'intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato della sua nuova esperienza, della scelta di Empoli ma anche dell'estate con il Milan, di Ibra e del nuovo tecnico Fonseca.
Le parole di Colombo sul soprannome "Hulk" che gli aveva dato Ibrahimovic: "Sì. Venivo dalla Primavera, arrivavo da due infortuni, stavo tanto in palestra. Ibrà lo notò e iniziò a chiamarmi Hulk"
Poi una battuta sulla tournée negli Stati Uniti con la doppietta al City nello Yankee Stadium: "Col Milan non sarei dovuto nemmeno partire, c'era già l'Empoli in ballo. Ho giocato con libertà e mi sono divertito. E ho visto da vicino Haaland, la punta in assoluto più forte dei nostri tempi. Ha addosso una specie di aura, quando prende palla senti che a breve segnerà. Sembra un robot"