
La rinascita del Bebote: corsa, gol e assist per un posto nella finale di Roma
Al centro di Milano come al centro del nuovo Milan. Scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport che il destino di un attaccante può seguire traiettorie strane: quello di Santiago Gimenez è scritto nel pallone di polpaccio colpito a Venezia che si è trasformato in un pallonetto perfetto per il raddoppio rossonero in laguna.
Da lì la storia è cambiata: il Bebote è entrato e ha deciso la partita di lunedì contro il Genoa con un assist al bacio per Leao per il pareggio del Milan, mentre due giorni fa ha ribaltato con una doppietta il Bologna in campionato. Corsa, gol e assist dunque, per un Gimenez che ha sempre lavorato in silenzio e che adesso si gioca un posto da titolare nella finale di Coppa Italia.
TRA LAVORO E BALLOTTAGIO - Come detto la storia di Santi Gimenez al Milan aveva preso una piega strana. Dopo l'ottimo impatto in rossonero tra Roma (Coppa Italia), Empoli (Serie A), Verona (Serie A) e Feyenoord (Champions League), il messicano ha passato le successive otto partite di campionato senza segnare, saltando la trasferta di Udine e rimanendo per 90' in panchina nel derby di ritorno contro l'Inter.
Addirittura si era anche arrivato a mettere in discussione l'investimento fatto dal Milan lo scorso gennaio, ma in silenzio il Bebote si è conquistato la fiducia di Sergio Conceiçao e tifosi. Adesso gli eventi di queste ultime settimane vorrebbero Santiago Gimenez titolare mercoledì a Roma contro il Bologna, ma è ancora presto per esporsi, con il tecnico rossonero che avrà a disposizione altri allenamenti "prima di scegliere".







