Gioco e mercato. 2 casi al Milan
Guai a sottovalutare l'impegno di domani sera contro il Torino, reduce da 2 sconfitte consecutive e 3 punti nelle ultime 5 gare. Trasferta che spesso negli ultimi anni ha portato risultati negativi: in quello stadio il Milan ha sempre perso nelle ultime 3 stagioni. Addirittura 5 ko nelle ultime 7. Dare continuità in Campionato con un altro successo sarebbe importantissimo, considerata anche la sfida di stasera tra Napoli e Juventus e la non scontata trasferta della Roma a Cagliari (oltre al risultato di ieri tra Inter e Como).
L'eliminazione in Coppa Italia per mani della Lazio ci ha detto diverse cose. La prima è che Allegri deve dare un gioco alla squadra anche nei primi tempi e non essere ancorato al format dell'ultimo periodo, quello del "Aspetto, mi chiudo, poi cerco di trovare l'episodio vincente". Alla lunga non paga, una squadra che vuole arrivare fino in fondo deve guidare le partite. Il secondo tema, semmai servissero conferme, è che la rosa è monca e poco qualitativa in tante seconde linee. Per questo, un Club ambizioso (questo Milan lo è?) dovrebbe lavorare duramente per migliorare la squadra nel mercato di gennaio. Da quello che filtra, non dovrebbe essere invece una finestra vissuta dai piani alti di via Aldo Rossi con la voglia di essere protagonisti. Sarebbe un peccato incredibile, in questa situazione, non provare a surfare l'onda delle ambizioni e non fare uno sforzo in più per provare a lottare per lo scudetto.
Oggi ci sono 2 casi al Milan, entrambi in attacco. Il primo è Santiago Gimenez: ormai è passato quasi un mese e mezzo dall'ultima presenza del messicano in campo. Out per un problema alla caviglia non meglio specificato e, di fatto, comunicato sui social dal diretto interessato e non dal Club. Ricordiamo che Allegri aveva dichiarato pubblicamente che contava di averlo a disposizione nel derby del 23 di Novembre. Nel frattempo, in attesa di una data di rientro che oggi non c'è, fa parlare i social, l'agente e pure il papà. Gestione piuttosto discutibile.
E poi c'è Nkunku, vero e proprio oggetto misterioso. A dicembre non può essere più un problema di condizione. Anche perchè l'impatto non era stata malvagio: rigore procurato (e non dato), palo, gol in Coppa Italia. Da lì è stata una continua involuzione. La sensazione è che il francese sia bloccato dal punto di vista mentale, che quasi abbia paura di giocare. Un dato è emblematico: nelle ultime 3 partite non hai mai fatto un tiro. L'ultimo risale all'8 novembre. Il calcio, lo ricordiamo, non è nascondino...






