Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Non solo Vlahovic, ecco la rivoluzione Juve. Allegri vuole Jorginho, De Jong e Romagnoli. Via Kulusevski, Morata e De Ligt in estate. Dybala, c’è il Liverpool. Milan, ecco Sanches. Inter, Gosens che colpo. Fiorentina, c’è CabralTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 28 gennaio 2022, 08:06Editoriale
di Enzo Bucchioni

Non solo Vlahovic, ecco la rivoluzione Juve. Allegri vuole Jorginho, De Jong e Romagnoli. Via Kulusevski, Morata e De Ligt in estate. Dybala, c’è il Liverpool. Milan, ecco Sanches. Inter, Gosens che colpo. Fiorentina, c’è Cabral

Vlahovic è indubbiamente il colpo dell’anno. Ieri sono state definite nei dettagli tutte le cifre dell’operazione che sarà rivelata ufficialmente oggi se il tampone sarà negativizzato e il giocatore fermo per Covid potrà raggiungere Torino per le visite mediche.

In sostanza, comunque, alla Fiorentina andranno ottanta milioni con una cifra fissa (75) e cinque di bonus facilmente raggiungibili. Il giocatore avrà un contratto di cinque anni a circa otto milioni di euro con i bonus, mentre il procuratore metterà in tasca provvigioni vicine ai quindici milioni.

Come si vede, portare in bianconero il giovane attaccante serbo che oggi compie 22 anni, costa una cifra enorme: più di cento milioni di euro.

Indubbiamente tanta roba, ma John Elkann in persona ha dato via libera anticipata a una nuova rivoluzione che si completerà in estate. L’acceleratore è stato l’infortunio di Chiesa. Una squadra già in difficoltà senza il suo giocatore più esplosivo avrebbe davvero rischiato di rimanere fuori dalla Champions, un’ipotesi che i bianconeri non vogliono neppure prendere in considerazione. Una catastrofe sportiva, ma soprattutto economica con la perdita di cinquanta milioni di partecipazione, calo del valore del brand e dei giocatori, defezioni degli sponsor, danno di immagine. Insopportabile. Proprio per questo la dirigenza bianconera ha deciso di chiudere con sei mesi d’anticipo l’acquisto di Vlahovic con il quale c’era già da tempo un’intesa di massima per giugno. Anticipare costa molto di più alla Juve, come visto, ma con un bomber così aumentano le percentuali di conquista del quarto posto.

Questa strategia spinta da Allegri diventa anche il primo tassello di una vera e propria rivoluzione che cambierà faccia alla Juventus come vuole proprio il suo allenatore. Molti dei giocatori che ha trovato al suo ritorno non gli piacciono, altri non hanno il carattere che serve quando vesti la maglia della Juve, s’è capito spesso dalle dichiarazioni dell’allenatore.

Insomma, Allegri è tornato al centro del progetto bianconero con un contratto quadriennale e pretende (giustamente) una squadra allegriana fino in fondo, fatta di giocatori di maggiore personalità e di livello superiore.

Vlahovic è una ripartenza niente male. Magari sbaglio, ma per come l’ho visto crescere, per la testa che ha, oltre ai gol che fa, questo ragazzo è destinato a diventare il nuovo Lewandowski. E siccome la Juve è rimasta scottata da Haaland due anni fa, ha chiuso in fretta per non voleva ripetere lo stesso errore. Un accordo fatto da mesi non poteva essere trascinato ancora con il rischio che qualche società più forte (City o Bayern) potesse inserirsi. Proprio la concorrenza del Bayern, oltre all’infortunio di Chiesa, hanno convinto i bianconeri a portare oggi Vlahovic a Torino.

E’ solo l’inizio, come detto. Allegri poi vuole soprattutto un regista e per la prossima estate la Juventus farà di tutto per riportare in Italia Jorginho che ha il contratto in scadenza nel 2023. L’ex Napoli sarebbe quel mix di tecnica, personalità ed esperienza, capacità di guidare la squadra, che manca dai tempi del vero Pjanic. Forse da Pirlo.

Ma nel mirino c’è anche De Jong, non più così felice di restare a Barcellona in questo momento di bufera e di cambiamenti anche tattici che non l’hanno sicuramente esaltato. Barcellona che lo sostituirebbe con Kessie in arrivo dal Milan a parametro zero.

Operazioni complicate, ovvio, ma la Juventus le sta mettendo in piedi perché ha capito che Allegri ha bisogno solo di giocatori di questo livello, altrimenti il suo calcio non funziona. Il Barcellona, fra l’altro, ha problemi economici non da poco e qualche uscita dovrà farla.

Non basta. Nel mirino bianconero c’è anche Romagnoli del Milan che si libera a parametro zero.

Qualcuno si chiederà dove prenderà i soldi la Juventus e la domanda ha senso. Naturalmente ci saranno delle uscite, alcune delle quali possibili anche in queste ultime ore di mercato.


Il primo giocatore della lista è Kulusevski che Allegri proprio non vede, l’ha provato anche da seconda punta, ma con scarsi risultati. L’avrebbe preso volentieri l’Everton, ma il giocatore ha detto no grazie. Sarebbe stato offerto al Milan nelle ultime ore per sostituire Castillejo in uscita verso la Spagna, ma il Milan non può fare in questo momento operazioni così costose e caso mai sta cercando un difensore.

Mancano quattro giorni alla fine del mercato e non sarà facile. Nel registro dei partenti ci sono anche Ramsey che però continua a rifiutare tutto, uno fra Arthur e Bentancur viaggia verso la Premier. Morata stava per andare al Barcellona via Atletico Madrid già dieci giorni fa, si proverà a chiudere in queste ore. Comunque lo spagnolo non sarà riscattato dalla Juve a fine stagione, un altro dei sacrificati dal nuovo corso di Allegri.

Ma le vere operazioni in uscita con le quali portare utili, secondo i piani bianconeri sarebbero due: De Ligt e Dybala.

Il difensore ha già manifestato qualche dubbio sulla sua permanenza a Torino, il suo procuratore Raiola pure. Proprio Raiola che si sta riprendendo dopo i problemi di salute, aveva già impostato un giro dei suoi. De Ligt potrebbe finire al Bayern per una cifra superiore ai settanta milioni pagati dalla Juventus all’Ajax tre anni fa e alla Juve potrebbe essere sostituito da Romagnoli, anch’egli scuderia Raiola, che Allegri stima molto.

Più complessa la storia di Dybala. La Juve spera di chiudere il rinnovo di contratto nell’incontro che ci sarà forse già la prossima settimana, per evitare la beffa di perdere il giocatore a zero, ma poi dovrebbe comunque lasciare Torino con destinazione Barcellona o Liverpool. Questo è l’obiettivo che andrà studiato con l’entourage del giocatore, ammesso e non concesso che la strategia riesca. Il Liverpool s’è fatto avanti per prendere il giocatore a zero e ufficialmente, quindi, non c’è solo l’Inter. Del Barcellona sappiamo da tempo.

Tornando agli obiettivi, se Dybala dovesse rinnovare, la Juve punterebbe poi a uno scambio con De Jong.

Comunque la situazione resta complicata. Di sicuro Vlahovic fa parte di quella categoria di giocatori che vincono le partite da soli, quelli che piacciono ad Allegri anti-giochista, giocatori che hanno carattere e personalità, non c’è bisogno di eccessiva organizzazione di gioco. Di sicuro segnerà più di Morata e Allegri punterà molto sulla forza fisica e la capacità di vedere la porta di questo ragazzo serbo che voleva andare alla Juve fin da quando era bambino, per ripercorrere le tappe del suo idolo Ibra. Ora avrà il compito di trascinarla quella Juve.

Come detto, se risulterà fuori dal tunnel del Covid, Vlahovic potrebbe anche firmare oggi il contratto con la presentazione a Torino fra domani e lunedì. Quelli che hanno scritto di difficoltà o robe del genere, non sanno che l’accordo di massima risale al mese di ottobre quando Vlahovic rifiutò i cinque milioni della Fiorentina e decise di non rinnovare. La rifondazione bianconera riparte da un centroavanti giovane che tutta Europa avrebbe voluto e adesso per il calcio di Allegri serve ancora un regista vero per mettere in piedi l’asse verticale forte con portiere (Szczesny), centrale (Bonucci), Jorginho (?) e Vlahovic. Si comincia a ragionare dopo anni di scelte sbagliate.

Tornando ai contratti in scadenza, oltre a Dybala occhio a Cuadrado che non sembra soddisfatto della proposta e sul quale c’è Marotta. Pure Bernardeschi potrebbe guardarsi attorno, ma per Allegri uno così in rosa è prezioso.

Abbiamo detto del Milan che cerca un difensore, ma non ci sono passi decisivi in avanti per Botman. L’olandese ha un accordo con Maldini e Massara, ma il Lille non si fa convincere. I rossoneri pressano. Si sta preparando, per il futuro, anche l’uscita di Kessie verso il Barcellona e il Milan ha deciso con chi sostituirlo: Renato Sanches. L’anticipazione di diverse settimane fa trova sempre più conferme. Trattando Botman s’è parlato anche del portoghese e il centrocampista in scadenza nel 2023 ha dato via libera al Milan. Destinazione gradita, c’è ottimismo.

La lungimiranza dell’Inter questa volta si chiama Gosens. Diventa l’alter ego di Perisic e se il croato non firmerà il rinnovo alle condizioni dei nerazzurri che comunque lo vogliono tenere, Marotta ha comunque già messo in casa un altro specialista del ruolo, forte e con cinque anni di meno. Chiamala programmazione.

Pronta anche la Fiorentina. All’uscita di Vlahovic ha risposto con l’acquisto del brasiliano Arthur Cabral, 24 anni, dal Basilea. Quindici milioni più tre di bonus, il centroavanti è sbarcato ieri sera a Firenze consigliato fermamente da Burdisso. Ma la Fiorentina aveva già portato a casa Ikonè e Piatek nei primi giorni di mercato.