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TMW RADIO - Brambati: "Inter, City ora cinico. Juve, Allegri non è credibile. Perché continuare?
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Ospiti: Di Gennaro:" Alla fine Inzaghi sceglie Dzeko più abituato."
Impallomeni:"Il Milan deve ritrovare lo spirito dello scudetto"
Orlando:" Il mercato del Milan tutto sbagliato, Pioli ha meno responsabilità"
Brambati:" Dzeko ha seminato tutto l'anno giocherà la finale"
Maracanà con Marco Piccari
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L'ex calciatore e procuratore Massimo Brambati a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato dei temi del momento.
Inter verso la finale di Champions. Davanti Lukaku o Dzeko?
"Dzeko dal 1'. E' più facile far fuori Lukaku che Dzeko in una finale. Ad oggi il belga abbasserebbe più la testa in caso di una panchina. Lukaku sta bene ora ma quanto è stato fuori? E Dzeko si è portato dietro il peso di tutto l'attacco per molto tempo, tenerlo fuori sarebbe difficile. Sarebbe un segno di riconoscenza per lui per quanto fatto. E poi Lukaku è stato più decisivo dalla panchina rispetto al bosniaco".
Punterebbe sull'Inter?
"Loro sono abituati a queste partite, la cosa che mi preoccupa di più è che il City è diventato cinico. Magari vince in modo striminzito ma è un segnale. Guardiola ha capito forse che non serve dominare per forza. Oggi ha un'alternativa davanti devastante come Haaland, che gli permette di andare sugli esterni o far salire la squadra".
Cosa deve fare il Milan per essere competitivo il prossimo anno?
"Quest'anno è mancata la panchina, non solo davanti. E' mancato tantissimo Kessiè. Levato lui e non avendo una panchina importante come altre squadre ha patito. Non aveva garanzie nelle retrovie. La panchina quest'anno dovrà essere ben assortita, soprattutto a centrocampo e in attacco".
Napoli, ADL ha detto che chiunque può vincere con questa squadra:
"Il presidente fa sempre un po' di cinema. Non si può dire che chiunque può fare meglio di Spalletti, poteva risparmiarsela".
Che voto alla stagione di Allegri?
"Tutto questo casino è stato usato come alibi. E' difficile vivere una stagione del genere, va bene, però prendi 8 milioni e la differenza la devi fare anche nella tempesta e l'ho vista pochissimo. In Champions è uscito con un girone fattibile e sei andato in EL per differenza reti. E in EL avevi tutta l'attrezzatura necessaria per andare in finale. Mi domando come la proprietà possa ripartire da uno che non è più credibile. Non credo che sia più ricucibile il rapporto tra lui e i calciatori. Quando un giocatore perde la fiducia nel lavoro del tecnico, è arrivato il momento di cambiare. Altrimenti cambi 15 calciatori e mi sembra difficile. La proprietà non ha più nessuno che riferisca questo alla società. Ci sono alcuni nomi che non sono più pro-Allegri".
Inter verso la finale di Champions. Davanti Lukaku o Dzeko?
"Dzeko dal 1'. E' più facile far fuori Lukaku che Dzeko in una finale. Ad oggi il belga abbasserebbe più la testa in caso di una panchina. Lukaku sta bene ora ma quanto è stato fuori? E Dzeko si è portato dietro il peso di tutto l'attacco per molto tempo, tenerlo fuori sarebbe difficile. Sarebbe un segno di riconoscenza per lui per quanto fatto. E poi Lukaku è stato più decisivo dalla panchina rispetto al bosniaco".
Punterebbe sull'Inter?
"Loro sono abituati a queste partite, la cosa che mi preoccupa di più è che il City è diventato cinico. Magari vince in modo striminzito ma è un segnale. Guardiola ha capito forse che non serve dominare per forza. Oggi ha un'alternativa davanti devastante come Haaland, che gli permette di andare sugli esterni o far salire la squadra".
Cosa deve fare il Milan per essere competitivo il prossimo anno?
"Quest'anno è mancata la panchina, non solo davanti. E' mancato tantissimo Kessiè. Levato lui e non avendo una panchina importante come altre squadre ha patito. Non aveva garanzie nelle retrovie. La panchina quest'anno dovrà essere ben assortita, soprattutto a centrocampo e in attacco".
Napoli, ADL ha detto che chiunque può vincere con questa squadra:
"Il presidente fa sempre un po' di cinema. Non si può dire che chiunque può fare meglio di Spalletti, poteva risparmiarsela".
Che voto alla stagione di Allegri?
"Tutto questo casino è stato usato come alibi. E' difficile vivere una stagione del genere, va bene, però prendi 8 milioni e la differenza la devi fare anche nella tempesta e l'ho vista pochissimo. In Champions è uscito con un girone fattibile e sei andato in EL per differenza reti. E in EL avevi tutta l'attrezzatura necessaria per andare in finale. Mi domando come la proprietà possa ripartire da uno che non è più credibile. Non credo che sia più ricucibile il rapporto tra lui e i calciatori. Quando un giocatore perde la fiducia nel lavoro del tecnico, è arrivato il momento di cambiare. Altrimenti cambi 15 calciatori e mi sembra difficile. La proprietà non ha più nessuno che riferisca questo alla società. Ci sono alcuni nomi che non sono più pro-Allegri".
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