
De Paola: "Per la Juve quella di Platini è l'ennesima occasione mancata"
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Il direttore Paolo De Paola ha detto la sua sui temi di giornata a TMW Radio, durante Maracanà.
Juventus, Platini ha detto no a un ruolo da dirigente:
"Come sempre, un'occasione persa da parte della Juve. Quest'anno la Juve non ne ha azzeccata una. Ha perso Conte, Gasperini, non ha avvicinato come dovrebbe Platini, magari per un ruolo di rappresentanza ma non operativo. Lui risponde così perché magari c'è stato un approccio debole, ma se lo vuoi presidente ce la fai benissimo. E' l'ennesima occasione mancata della Juve di quest'anno. Con Ferrero che ha chiesto di andare via, hai la necessità di avere un rappresentante storico, questa era un'occasione ghiotta. Quando ci metti la passione, ottieni risultati. Manca la passione di Elkann, e non te la puoi inventare. Ha messo dei dirigenti francesi, mentre Chiellini lo ha messo nei rapporti internazionali. Servono due ex forti, che sappiano intervenire al momento giusto nelle questioni importanti di campo, ma non solo".
E ora per la Juve arriva il Como, poi Real e Lazio:
"L'attacco cambia il calcio, ha detto Gasperini. E si adatta questa frase alla Juve di Tudor. Deve andare all'attacco. Hanno preso tanti giocatori lì, basta coprirsi. Serve giocare a due davanti, con dietro Yildiz. Questa può essere una strada. Se sistemi le cose davanti, anche difesa e centrocampo mostrano in maniera meno eclatante i propri difetti".
Maignan "tentato" dalla Juve. Ma farebbe bene il Milan a rinnovare?
"Conta molto la parola di Allegri. Maignan è già ceduto, non c'è stata la voglia di fare un rinnovo nei tempi in cui andava fatto. Hanno inciso delle valutazioni caratteriali e forse i problemi fisici che ha avuto, però dico che o lo vuole fortemente Allegri, o è destinato ad andare via".
Italia, si torna in campo contro l'Estonia:
"Dobbiamo vincere assolutamente, non possiamo neanche più guardare alla Norvegia, che è in un altro mondo per la questione gol. Il destino non è più nelle nostre mani, per andare al playoff devi vincerle tutte ormai. Gattuso è stato scelto in un marasma incredibile, ci dobbiamo affidare al carattere. Sembra un calcio quasi superato ma non è così, perché le motivazioni forse non ci sono. Non c'è più l'amore e l'attaccamento all'azzurro, lo dicono i fatti e non le parole. Gattuso è un allenatore che deve tirar fuori gli occhi della tigre a questi ragazzi. Deve richiamare i giocatori a mantenere i piedi per terra, a essere umili e combattivi. Cose che vanno ritrovate nel calcio di oggi".
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