
Milan-Fiorentina 2-1, le pagelle: Leao torna a sorridere, Kean non incide. Modric un maestro
Risultato finale: Milan-Fiorentina 2-1
MILAN (a cura di Alessio Del Lungo)
Maignan 5,5 - Un'intera partita senza fare una parata, poi sul gol subito però si fa trovare impreparato, smanacciando sul petto di Gabbia una sponda di testa di Ranieri non irresistibile. Errore non da lui.
Tomori 5,5 - In questo avvio di stagione ci aveva abituato a ben altra precisione, sia negli interventi difensivi, sia in impostazione. Nel giudizio pesa anche il tiro sbilenco da buona posizione che poteva regalare l'1-0 ai suoi.
Gabbia 6 - Non c'è niente da fare, anche oggi mette la museruola all'attaccante avversario. Sempre sottovalutato, non sbaglia una chiusura e non lascia un metro a Kean. Sfortunato in occasione del gol di Gosens, dove si vede rinviare addosso da Maignan una palla abbastanza innocua.
Pavlovic 5,5 - Non viene messo troppo in difficoltà dagli avanti della Fiorentina, ma non appare solido come sempre. Ha una ghiotta occasione sul destro in area piccola dei viola, ma clamorosamente non trova lo specchio. È un difensore, però da lì deve obbligatoriamente far meglio.
Athekame 6 - Senza infamia e senza lode, un debutto da titolare che poteva andare meglio, ma che poteva indubbiamente anche andare peggio. Fa il semplice e gioca una partita sufficiente. Dal 57' Gimenez 7 - Entra e con una girata obbliga De Gea al miracolo. Pochi minuti dopo si conquista il rigore della vittoria. Difficile chiedergli di più.
Fofana 5,5 - Senza Rabiot anche lui non è lo stesso. Troppo nervoso e troppo impreciso, sbaglia palloni che solitamente gestisce sapientemente e questo non permette al Milan di avere il solito equilibrio.
Modric 6,5 - Un maestro che regala sempre geometrie non comuni e detta i tempi di gioco. Fondamentale per la manovra dei suoi, garantisce anche recuperi che non sono scontati.
Ricci 5,5 - Dopo averlo visto giocare oggi probabilmente si capisce perché non scenda in campo con continuità. Si vede che gli manca il ritmo partita e la fiducia, infatti è spesso in ritardo e in affanno. Avrà opportunità per rifarsi.
Bartesaghi 6 - Come Athekame interpreta la partita senza rischiare più di tanto. Piace la sua personalità palla al piede: farà strada.
Saelemaekers 5,5 - Tenta più di una volta la giocata risolutiva, ma non è in serata. L'impegno che ci mette è comunque apprezzabile, però sul gol di Gosens doveva difendere meglio su Ranieri, che lo scherza nel duello aereo. Dal 90' De Winter sv
Leao 7,5 - Non è una delle sue migliori partite da quando è al Milan perché non gli riesce praticamente niente, ma ha il merito di segnare due gol e far vincere la partita ai rossoneri, scusate se è poco. Sul primo deve ringraziare la partecipazione di De Gea, sul secondo è glaciale dal dischetto: finalmente è tornato a sorridere e a riprendersi il suo trono. Dal 92' Balentien sv
Massimiliano Allegri 6,5 - Falcidiato dagli infortuni, il suo Milan gioca una partita poco brillante, ma questo era facile immaginarselo. Quello che è bene sottolineare però è che vince ancora e, in un modo o in un altro, porta a casa il risultato. Alla fine è per questo che vengono giudicati gli allenatori. Chapeau.
FIORENTINA (a cura di Marco Pieracci)
De Gea 6 - Prende gol al primo tiro indirizzato nello specchio della porta, ci mette del suo attivandosi in leggero ritardo. Si riscatta col riflesso superbo sulla girata di Gimenez, spiazzato dal dischetto.
Pongracic 6 - Poco sicuro nella fase di costruzione, la palla scotta un bel po’: tradisce qualche impaccio, incappando in alcuni errori gratuiti. Va meglio in copertura, chiude bene.
Mari 6 - La priorità è negare la profondità a un centravanti fuori dagli schemi come Leao, gioca d’anticipo sul portoghese ben sapendo che in campo aperto sarebbe imprendibile.
Ranieri 6,5 - Non è sempre pulito negli interventi difensivi, ma quando il Milan pareggia lui è fuori. Da braccetto sinistro si ritrova spesso ad agire in proiezione offensiva, preziosa la torre per Gosens.
Dodô 6 - Esce da situazioni potenzialmente scomode con la tecnica di base brasiliana e una certa nonchalance, però potrebbe testare maggiormente la tenuta difensiva di Bartesaghi.
Mandragora 5,5 - Da mezzala destra a piede invertito sembra meno efficace del solito nella metà campo avversaria, resta piantato sulle gambe nell’occasione del pareggio. Dall'88' Dzeko sv
Nicolussi Caviglia 6 - Bada più alla sostanza che alla forma, la regia è senza tanti fronzoli: quando deve distribuire la palla forza poco le giocate, ma è vero anche che sbaglia poco. Dall'88' Sohm sv
Fagioli 6 - Pioli sta cercando di recuperarne il talento cucendogli addosso il ruolo ideale per valorizzarne le doti, segnali di ripresa: avvia l’azione del vantaggio.
Gosens 6,5 - Trova terreno fertile sulla corsia mancina, approfittando della timidezza del debuttante Athekame: ritrova il guizzo sotto porta che gli mancava da aprile. Poi va ko. Dal 69' Parisi 5 - Grave ingenuità su Gimenez, gli mette una mano sul collo condannando i suoi.
Fazzini 6 - Deve dividersi in un doppio compito impegnativo: schermare il fenomeno Modric e provare a innescare la potenza di Kean dalla trequarti. Prestazione senza picchi. Dal 69' Gudmundsson 5,5 - Cameo irrilevante, non riesce a entrare in partita.
Kean 5,5 - Rimesso in piedi a tempo di record, perché dalla capacità di fare reparto da solo non si può prescindere ma non sembra al meglio e Gabbia lo sbatte fuori dall’area di rigore. Dal 77' Piccoli sv
Stefano Pioli 5,5 - Di nuovo a San Siro per la prima volta da avversario del Diavolo, la situazione però è drammatica e non concede troppi sentimentalismi, pregusta lo scherzetto da ex ma torna a casa a mani vuote, con la quarta sconfitta in sette partite. E ora la classifica fa davvero paura.
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