
Orsolini e i suoi fratelli: ora devono dimostrare di valere davvero un top club
L'inizio di stagione di Riccardo Orsolini rappresenta la definitiva maturazione nel nostro calcio. Perché, dopo anni di buon livello, sembra finalmente destinato a fare il cambio di passo: cinque gol in sette partite, per un non centravanti, sono numeri importanti. Ora ci si potrebbe aspettare di fare il salto di qualità successivo, cioè quello di dimostrare di valere un top club. Magari con prestazioni buone in Nazionale, perché tutti gli attaccanti degli ultimi anni non sono riusciti a farlo: Berardi, sempre ottimo al Sassuolo, in azzurro ha faticato. Coviamo un po' di speranze: in Retegui, in Pio Esposito e forse anche in Camarda, ma ci sarà bisogno di qualche tempo.
Orsolini ora è pronto a rinnovare con il Bologna e, probabilmente, rimanere in rossoblù per le prossime stagioni. Del resto la squadra di Vincenzo Italiano sembra promettere bene, perché c'è una buona sinergia fra un direttore sportivo che cerca di trovare talenti in giro per l'Europa - e il Mondo - e lo stesso tecnico che ha riportato una Coppa dopo anni. Puntare all'Europa non è poi così scontato in un anno dove tutte sono migliorate (o quasi) ma stavolta in parecchie, almeno nove se non dieci, possono puntare i primi sei posti.
Però, appunto, serve lo step successivo. Meritarsi eventualmente un top club, come non è riuscito a fare Koop (almeno finora) e altri come lui. Orsolini e Berardi inclusi.
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