Patto con Maignan, ma il Milan studia le alternative: può tornare di moda Lunin
Mike Maignan è tornato protagonista, ma il rinnovo non è vicino. Il dossier resta fermo, come ha ricordato il ds rossonero Igli Tare: all’inizio della stagione, ha spiegato, era stato concordato un “patto” per andare avanti senza pressioni reciproche. Una formula utile a spegnere le voci sul futuro e a tenere la squadra concentrata sull’obiettivo principale, il campionato, dopo la delusione della Coppa Italia. Ma il conto alla rovescia non si arresta: il contratto scade a fine stagione e, giorno dopo giorno, la fiducia in una firma si assottiglia. Il francese sperava di chiudere la partita già in primavera, ora tutto è rimandato e molto dipenderà dal rapporto con Massimiliano Allegri e dal peso dello spogliatoio, che spinge per trattenere il numero uno. Intanto, però, il Milan comincia a valutare alternative.
Le piste non mancano. La dirigenza monitora diversi profili: Tuttosport rilancia l’interesse per Andriy Lunin. Il portiere ucraino, acquistato dal Real Madrid nel 2018 come talento purissimo, non è mai riuscito a prendersi stabilmente la scena al Bernabeu, nonostante l’ottima annata 2023/2024 in Champions. Quest’anno è stato impiegato solo in Champions con l’Olympiacos, complice la gastrite di Thibaut Courtois, ed è considerato in uscita.
Il problema resta economico: contratto fino al 2030 e richiesta di circa 25 milioni, cifra che rende complessa l’operazione. Resta, comunque, un profilo molto gradito al club rossonero, già valutato ai tempi dell’addio di Gianluigi Donnarumma quando la scelta cadde su Maignan. I rapporti con Jorge Mendes, agente sia di Lunin sia di diversi protagonisti passati per Milano, continuano a essere solidi e potrebbero agevolare eventuali negoziazioni. C’è anche un legame personale con Luka Modric, che a Madrid era molto vicino al portiere.
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