Fiorentina dal primo all'ultimo posto in dodici mesi e nel mezzo anche l'estate più dispendiosa. Perché l'immobilismo di ieri? Andrebbe solo azzerato tutto (e chiesto scusa a...)
Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale, conduttore per Radio Sportiva
Cronache da Marte. Cinque giorni dopo l'intervista rilasciata da Rocco Commisso a 'La Nazione' risuona ancor di più fuori dalla realtà: "La Fiorentina è in buone mani? La società è gestita da persone in cui ho piena fiducia. Insieme a me, mia moglie Catherine e mio figlio Giuseppe forniscono un supporto costante e rimangono in contatto regolare con il direttore generale Alessandro Ferrari, nostro principale punto di riferimento a Firenze. Poi c’è il ds Roberto Goretti, che è stato promosso internamente, come faccio sempre con le persone che mi dimostrano qualità".
A leggerle sembrano le dichiarazioni di un presidente che sta vivendo una stagione sulla falsariga delle precedenti. Tutti bravi, tutti bello. Applausi anche per l'ex Direttore Sportivo Daniele Pradè che almeno s'è dimesso: “È stata una decisione di Daniele. È stato un punto di riferimento fidato e leale fin dal mio primo giorno a Firenze. Siamo profondamente grati per tutto ciò che ha dato alla Fiorentina".
Purtroppo per la Fiorentina e per i suoi tifosi, quelle di Commisso restano però solo cronache marziane. Già, perché la realtà fin troppo terrena racconta che la sua squadra che un anno fa di questi tempi era prima in classifica a quota 34 insieme all'Atalanta oggi dopo 15 giornate di punti ne ha solo sei. E' (stra)ultima, è a meno otto dalla quart'ultima piazza e ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato. Ha già cambiato un allenatore, sta valutando di cambiarne un altro ma per ora non lo cambia. In campo passano le settimane ma la squadra continua a non mostrare alcun accenno di cambiamento: tre sconfitte nelle ultime tre gare, l'ultimo KO in casa contro l'Hellas (che era) penultimo.
Mettere insieme questi dati e le sopracitate dichiarazioni è davvero complicato. Come si fa ad assolvere tutti dopo questi quattro mesi? Come si fa a parlare di dirigenti 'bravi' con questi risultati e dopo un'estate che è stata per distacco la più dispendiosa della gestione Commisso? La Fiorentina nell'ultima finestra di calciomercato ha speso una novantina di milioni malcontati e per la prima volta non ha ceduto nessun big. Ha fatto di Kean il giocatore più pagato di questa gestione e di Pioli l'allenatore più pagato dell'era Commisso. Ha fatto tutto ciò perché convinta del fatto che quest'anno avrebbe lottato per le prime quattro posizioni. E invece è ultima, sei punti in quindici gare. Due punti ogni cinque partite.
Con una partenza così nessuno s'è mai salvato in Serie A. Un harakiri così non s'è mai visto nella storia del nostro campionato e per giunta il 2026 sarà l'anno del centenario del club gigliato. Parliamo insomma di uno dei più grandi fallimenti calcistici nostrani, di un qualcosa che imporrebbe almeno un passo indietro da parte di tutti coloro che questo disastro l'hanno costruito. E invece no, nel (nostro) calcio non funziona così: ieri erano tutti al Viola Park a riflettere. Cacciare subito Vanoli o aspettare un altro po'? Richiamare Pioli o ingaggiare un terzo allenatore? Alla fine s'è deciso di non decidere: per ora non si cambia. Per ora nessuno pensa a un passo indietro.
Incredibile. Anche perché alla lettera di dimissioni chi oggi ha sbagliato tutto avrebbe dovuto aggiungere in allegato anche delle scuse a Vincenzo Italiano e a Raffaele Palladino. Fatti passare entrambi come degli irriconoscenti, gli ultimi allenatori della Fiorentina hanno costantemente overperformato con rose non all'altezza delle aspettative salvo poi esser tacciati per i colpevoli dei mancati trionfi. Come coloro che coi loro errori non sono riusciti a riportare la Fiorentina in Champions League. Adesso però la verità sta emergendo in tutto e per tutto: le cronache da Marte resistono solo al Viola Park e in New Jersey.
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