Emerson Royal: "L'Italia non mi mancherà. Ho sentito un'onda di odio nei miei confronti"
L'ex Milan Emerson Royal è tornato in Brasile ed oggi è titolare al Flamengo: "Oggi sto bene e sono finalmente tornato ad essere felice. Tornare qui dopo tanti anni fuori è stato speciale", ha detto il laterale brasiliano a Gazzetta.it.
"Quando posso guardo il Milan, ho tanti amici lì, soprattutto Rafa Leao che sento sempre. Sono curioso di vedere come vanno e voglio supportarli da casa".
E il Napoli di Antonio Conte?
"Quando gioca contro il Milan! (ride, ndr) Antonio è un allenatore che mi ha insegnato tantissimo, soprattutto in termini di mentalità. Parlava molto con me, a volte sembrava pesante, ma io lo vedevo in modo positivo: sapevo che il suo obiettivo era solo far migliorare i giocatori. Lui ha un carattere forte, ma abbiamo condiviso dei bellissimi momenti insieme al Tottenham".
Emerson Royal racconta il suo arrivo al Milan e l'accoglienza dei tifosi che non è stata sempre positiva
"Io sono arrivato in Italia con una sensazione un po’ strana da subito. Dall’inizio, ogni volta che dicevo o facevo qualcosa si parlava di me più di quanto si parlasse di Cristiano Ronaldo… ma in modo negativo. Mi sentivo di dover fare sempre il doppio per essere accettato, e poi non essere accettato comunque. Io sono uno che non si lascia colpire facilmente, perché conosco il mio valore. Ma non è bello arrivare e sentire quell’onda d’odio senza ancora essere entrato ancora in campo e aver giocato anche solo un minuto".
Chiusura sull'addio al Milan e all'Italia
"Parte tutto da me e da una mia richiesta. Ho parlato con la mia famiglia, con il mio agente, e l’idea di andarmene era già diventata una priorità. Non avrei potuto continuare con quella sensazione addosso. Inizialmente avevo pensato di fare lo stesso anche al Milan, di restare per dimostrare davvero chi sono. Ma dopo l'infortunio e i mesi fermo, quella sensazione si è amplificata ancora di più. E quando ho capito che il mio rapporto con l’ambiente si era ormai logorato, mi sono reso conto che restare non sarebbe stata la scelta giusta. Se mi mancherà l'Italia? No, sinceramente no. È un paese bellissimo, il Milan è un top club, ma non avrò mai quella sensazione di nostalgia, perché non c’è motivo per cui mi possa mancare. Mi manca la Spagna, dove sono stato molto felice al Betis. E anche l’Inghilterra. L’Italia no".
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