
Il Napoli al 22 ottobre è già a 16 gol subiti. Lo scorso anno 27 in tutto il campionato
Il Napoli ieri sera ha subito sei gol per la prima volta nelle competizioni europee. Non incassava sei reti in una partita da quasi 28 anni, dal 21 dicembre 1997 quando la partita di Serie A Napoli-Sampdoria finì 3-6. Antonio Conte dopo 644 partite da allenatore ieri, per la prima volta, ha visto la sua squadra incassare sei reti in una partita. Sono questi tanti modi per raccontare l'eccezionalità della sconfitta incassata ieri dal Napoli ad Eindhoven contro il PSV. Una sconfitta senza appello figlia di una gara in cui i campioni d'Italia si sono scoperti vulnerabili come mai. Non però un fulmine a ciel sereno. "C'è sicuramente delusioni, ma queste situazioni non capitano per caso", ha detto ieri Conte nel post-partita.
Nelle dieci partite fin qui disputate il Napoli ha incassato quattro sconfitte. Tante, troppe per una squadra che ha ambizioni da alta classifica. Lo scorso anno la terza e la quarta sconfitta arrivarono a dicembre, arrivarono a causa di un doppio confronto a distanza ravvicinata con la Lazio tra Serie A e Coppa Italia. Quest'anno invece il quarto ko è arrivato già il 21 ottobre: un dato che certifica non solo il fatto che i partenopei sono di fronte a una stagione più lunga e complessa, a un calendario più intasato. Ma anche evidentemente che qualcosa non sta funzionando come dodici mesi fa.
Analizzando i numeri è poi evidente che i problemi quest'anno siano soprattutto in difesa. Il Napoli fino a questo momento ha incassato sedici gol, mentre lo scorso anno chiuse il campionato con 27 reti subite. Quella di Conte fu per distacco la miglior difesa del torneo, il segreto del successo nel duello testa a testa con l'Inter. "Quando concedi gol così sicuramente fai fatica a dare delle spiegazioni. Ci sono anche degli errori singoli, non di squadra - ha detto ieri in conferenza stampa Antonio Conte -. L'anno scorso abbiamo giocato solamente il campionato e siamo stati bravi, poi abbiamo avuto quasi sempre la fortuna di avere quasi sempre la formazione titolare. Soprattutto in difesa. C'erano maccanismi abbastanza consolidati, potevamo lavorare anche in settimana". Meccanismi che evidentemente adesso Conte deve ritrovare anche coi nuovi, lo deve fare in fretta perché con questi numeri è praticamente impossibile sognare in grande. Sia in Italia che in Europa.
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