Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / napoli / L'Angolo di Calcio2000
Si rompono tutti, si può fare qualcosa?TUTTO mercato WEB
Oggi alle 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Si rompono tutti, si può fare qualcosa?

L’ultimo della lista è stato Vlahovic. L’ennesimo infortunio importante in una stagione in cui sono già moltissimi i giocatori che sono stati costretti a fermarsi. Sono diversi i club che hanno l’infermeria piuttosto affollata. Lo sa bene Conte, tecnico del Napoli, alle prese con defezioni di alto profilo da diverse settimane (Lukaku in primis). Pure la Roma non scherza (Dovbyk, ad esempio, oltre ad un Dybala che entra ed esce da continui pit stop). Allegri ha dovuto fare a meno di Leao, Gimenez e Pulisic. L’Inter ha fatto i conti con i problemi fisici di Thuram. Immobile non l’abbiamo ancora visto con la casacca del Bologna e potrei andare avanti a lungo… Al di là del fatto che parliamo spesso di infortuni che riguardano attaccanti, credo sia doverosa una riflessione su tutti questi stop, per la maggior parte dei casi muscolari. Perché si rompono così tanti giocatori? Secondo diversi esperti, sono due le ragioni principali: si gioca troppo e l’intensità è ormai elevatissima. Attenzione, non c’è modo di avere la conferma, al 100%, che questi siano, effettivamente, le cause di così tante problematiche muscolari (e non solo). Tuttavia, è chiaro che giocando di più e aumentando i ritmi, si va incontro a più rischi. La domanda sorge spontanea: si può fare qualcosa? Inutile essere inguaribili ottimisti. La risposta è semplice: no, non si può fare nulla. Il calcio è una macchina da soldi, uno sport che guarda sempre al proprio benessere e non a quello dei singoli individui che ne fanno parte. Se un Vlahovic si ferma, ci sarà sempre qualcuno pronto a prendere il suo posto. È sempre stato così, non c’è da meravigliarsi. Chi pensa che si farà un passo indietro non ha prestato attenzioni alle ultime novità di FIFA e UEFA. Più partite, più tornei, più trofei… più soldi. Tornare indietro non è possibile, lo sanno anche i giocatori. Come se non bastasse, non ci sono più le classiche partite materasso di una volta. Ogni singolo match implica il massimo dell’impegno. Quindi, cari giocatori, si deve giocare senza risparmiarsi, anche perché gli stipendi sono adeguati al rischio corso. Non so cosa ne pensate voi ma, personalmente, mi manca il calcio di un tempo, quando tutto pareva più “umano”. A dire il vero, non solo il calcio era diverso ma questa è un’altra storia. Lungi da me passare per l’attempato giornalista che volge lo sguardo al passato con nostalgia. Io sono moderno, infatti ora vado a vedermi una puntata di Goldrake, quello vintage ovviamente!