Lobotka torna sul Qarabag: "Non era facile reagire dopo il rigore, ecco cosa ci ha detto Conte"
Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per commentare l'avvio di stagione degli azzurri. Queste le sue dichiarazioni sul cammino in Champions League:
"La Champions League è diversa dalla Serie A, ogni squadra è forte. Contro l'Eintracht abbiamo giocato bene e non abbiamo vinto la partita e quindi abbiamo perso due punti. Ora ogni partita in Champions è fondamentale per noi: vedendo anche i risultati delle altre squadra, tutti possono battere tutti. Noi dobbiamo concentrarci sul nostro modo di giocare: io penso già alla prossima partita. Contro il Qarabag non era facile reagire dopo il rigore sbagliato, anche perché loro giocavano ancora con la convinzione di poter vincere e portare a casa i tre punti senza paura. Per noi era importante segnare il primo gol, abbiamo costruito tante occasioni e questo è fondamentale per vincere le partite. Ci abbiamo creduto, sapendo che ogni partita in Champions League è difficile. Cosa ci ha detto Conte all'intervallo? Solo di crederci. Sappiamo di giocare bene, siamo consapevoli del fatto che il nostro calcio è difficile per le altre squadre".
Sul nuovo modulo: "Stiamo giocando in un modo diverso rispetto a quanto fatto ad inizio stagione. È un lavoro diverso, soprattutto per le ali che hanno maggiore libertà per esprimere le proprie qualità. Neres, Noa Lang, Hojlund sono bravi nell'uno contro uno. Questo modulo è buono anche per i difensori: forse siamo più compatti quando giochiamo a tre, stiamo difendendo davvero bene e penso che dobbiamo continuare così".
Sul centrocampo a due piuttosto che a quattro: "Onestamente per me non cambia molto, è cambiata la tattica perché abbiamo un difensore in più alle nostre spalle. Ma il gioco cambia in base alla squadra e all'approccio di ogni giocatore: dare il 100%, come si combatte l'uno per l'altro e come si mettono in campo le qualità di cui disponiamo. Ogni partita è diversa, ogni avversario è diverso: a volte provo a pressare uomo su uomo, altre volte cerco di creare spazio per gli altri compagni di squadra o cerco di aiutarli a costruire. Tutto quello che provo a fare in campo è per la squadra per vincere la partita".
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