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tmw / napoli / Le Interviste
Auriemma: “Non è stata la Lazio ad essere superiore, Napoli appannato e un po’ radical chic”
sabato 4 marzo 2023, 17:30Le Interviste
di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net

Auriemma: “Non è stata la Lazio ad essere superiore, Napoli appannato e un po’ radical chic”

"Perché non si è inserito prima un altro attaccante, Simeone, al fianco di Osimhen?"

Il giornalista Raffaele Auriemma ha commentato sul proprio canale Youtube la sconfitta del Napoli contro la Lazio: “Dove finiscono i meriti della lazio di Sarri e dove iniziamo i demeriti del Napoli? Le partite si posso perdere e le perdi perché l’avversario è stato superiore. Fino a quando trovi un avversario che ti domina, fa un gol e vince, chapeau! Ma nella partita con la Lazio non è stata la squadra del grande Sarri, che ha confermato di essere il migliore allenatore d’Italia, ad essere superiore al Napoli, ma il Napoli stesso ad essere inferiore ad essa.

Sarri ha adottato qualche accorgimento, ma non ha fatto le barricate. La Lazio ha giocato la sua gara contenendo in maniera elegante e propositiva il Napoli. La Lazio non si è difesa in area, ma bene in al di fuori, ha creato un reticolo come la ragnatela di un ragno. Con quel blocco di squadra, nel raggio di 15-18 metri, se vuoi fare una verticalizzazione per illuminare gli esterni il pallone resta invischiato nella ragnatela. Nel calcio si chiama chiudere le linee di passaggio, e la Lazio l’ha fatto benissimo. Costruzione dal basso, palla tra i piedi di Lobotka? Niente da fare, perché Immobile e Milinkovic-Savic hanno a turno appannato lo slovacco che non aveva la libertà di giocare con il fraseggio a pochi metri o lanciando il pallone lungo per Osimhen. Se manca l’opzione della palla lunga per il nigeriano poi diventa complicato fare tutto il resto. Terza opzione: forzare le giocate, cioè l’esterno d’attacco doveva sfondare con l’uno contro l’uno. E neanche questo è stato possibile, lo stesso Kvara non ci è riuscito. Quando è riuscito a sfondare lateralmente, l’esito è stato scadente perché il Napoli è apparso poco brillante.  

All’andata contro la Lazio il Napoli era una furia scatenata, arrembante, così come lo stesso Kvaratskhelia. La Lazio era sempre la stessa, quello Napoli era invece diverso, era una squadra col sangue agli occhi. Ieri, invece, ho visto una squadra un po’ dandy, un po’ radical chic. Non aveva nel proprio bagaglio tecnico e agonistico il desiderio di vincere a tutti i costi.

Poi aggiungo un’altra riflessione che riguarda Spalletti. Fa bene a dire che non hanno ancora vinto e il percorso è ancora pieno di curve per alzare le mani dal manubrio. Però vi chiedo: perché Spalletti a volte non ha il coraggio di fare dei cambi? Sembra frenato, ma i cambi vanno fatti e non ruolo per ruolo. Tutta la squadra era appannata, allora se mi accorgo della bravura dell’avversario, devo spezzare questo equilibrio. Perché ancora prima di subire il gol non si è provato a disinnescare quel meccanismo di protezione della Lazio? Perché non si è inserito prima un altro attaccante, Simeone, al fianco di Osimhen? Per paura di perdere? Tanto si è perso lo stesso. Ma concludo dicendo che questa sconfitta tutto sommato può risultare anche positiva e produttiva per vedere il Napoli prima”.