Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / Notizie
A Salerno difendono gli ultrà: "Retorica e moralismo, ma a Napoli accadde lo stesso! Populisti..."TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
lunedì 27 marzo 2023, 15:30Notizie
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

A Salerno difendono gli ultrà: "Retorica e moralismo, ma a Napoli accadde lo stesso! Populisti..."

Continua la querelle a distanza tra Salerno e Napoli dopo il comunicato degli ultrà granata che hanno vietato bandiere e drappi azzurri per la vittoria dello Scudetto del Napoli ai tifosi che vivono nella città dell'Arechi. Questo è quanto si legge su Tuttosalernitana.com: "Retorica, moralismo, offese, attacchi. Il comunicato emesso dagli ultras della curva Sud ha scatenato una marea di poeti del web che, improvvisamente, dimenticano che la rivalità è il sale del calcio così come il senso d'appartenenza. Come se oggi provare antipatia sportiva per una squadra o invitare i cittadini a sostenere esclusivamente la compagine locale equivalga ad aver minacciato qualcuno. Voler imporre una sorta di amicizia e gemellaggio è esercizio stucchevole, come se Palermo e Catania, juventini e torinisti, Reggina e Cosenza o Brescia e Bergamo debbano per forza complimentarsi a vicenda se una delle rivali ottiene un risultato. Per quanto, come nel caso dello scudetto del Napoli, quasi storico ed epocale dopo decenni di flop a favore della Juventus. A proposito di Juventus, basta digitare poche parole su Google per leggere articoli in cui proprio i supporters azzurri esortavano gli "avversari" a non esporre drappi bianconeri, qualcuno addirittura contattò i giornali per segnalare aggressioni fisiche. Cosa che a Salerno non è mai successa, mai accadrà e nessuno ha mai nemmeno lontanamente pensato. E' da Napoli che, da due anni a questa parte, arrivano provocazioni di ogni genere. Ci hanno chiamato inferiori, popolano i social con video di sfottò, hanno sminuito la storia, interpellato presunti letterati che scrivono libri nemmeno granché interessanti che si sono scandalizzati per un coro goliardico (dimostrandosi sordi rispetto al "Salerno merda" che fu il massimo dell'originalità nel derby del 2002), hanno quasi aspettato la retrocessione per poter rivendicare la loro egemonia nel massimo campionato italiano per poi risentirsi...per cosa? A Salerno e in provincia le bandiere sui balconi azzurre ci sono, del resto si sta per celebrare un evento atteso da una vita mostrando scarsa coerenza rispetto al "De Laurentiis vattene" che in estate riecheggiava a Fuorigrotta. Rivendicare identità, appartenenza e orgoglio di essere salernitani non significa minacciare qualcuno, le strumentalizzazioni ridicole a cui stiamo assistendo abbinare alla retorica, alla demagogia e ai discorsi mielosi sono assolutamente noiose. Ed è quasi stucchevole rimarcare che la nostra redazione ha condannato, condanna e condannerà sempre ogni tipo di violenza. Che sia fisica o verbale. Stiamo parlando di calcio, di sport, di valori, di aggregazione, di rispetto. Per cui ognuno faccia quello che crede, soprattutto in casa propria.

Ma ora è tempo di abbassare i toni. La curva Sud di Salerno, etichettata in tanti modi dai leoni da tastiera, è quella che fa parlare l'Italia per scenografie, iniziative di beneficenza, numeri record in tutti gli stadi d'Italia e capacità di portare 20000 persone in strada semplicemente per chiedere l'acquisto dei segni distintivi. E' ripartita dalla D, senza Lodo Petrucci come fatto nel 2004 per aiutare qualcuno, a testa alta, accettando fallimenti, arbitraggi scientifici contro e accanimento della Federazione senza battere ciglio e spingendo un imprenditore importante ad investire proprio per la sportività, le potenzialità e la forza di una piazza che non ha nulla da invidiare a nessuno. Napoli compresa. Chi oggi gioca al tiro al massacro verso una delle curve più belle d'Italia è lo stesso che si fa i selfie dai distinti o dalla tribuna nelle grandi occasioni immortalandosi con la scenografia alle spalle. Ci vorrebbe un minimo di coerenza. Certo, la città si è spaccata. C'è chi dice "sei a casa mia e rispetta le mie regole", chi invita Salerno a mostrare la propria superiorità evitando ulteriori prese di posizione sull'argomento. Ognuno faccia quello che vuole, come giusto che sia. Ma ve li immaginate 10 salernitani che, in curva B, esultano per il pareggio di Lazzaro o per lo scudetto della Juventus? Chi è senza peccato scagli la prima pietra. E soprattutto giù le mani da una delle curve più sportive e spettacolari d'Europa. Il che non vuol dire "è accaduto a Napoli, siamo giustificati noi". Assolutamente no".