
Slovacchia, Calzona: "Lobotka nei Top 3 play al mondo! Osimhen? Ha un difetto..."
Intervistato dal quotidiano AS, l'ex tecnico del Napoli ed attuale CT della Slovacchia, Francesco Calzona, ha parlato anche della sua esperienza in azzurra: "Debutto col Barcellona? È stato emozionante perché ho un legame speciale con il Napoli. La chiamata del club è stata inaspettata. Dopo soli tre giorni di allenamento, c'è stato il Barcellona in Champions. In entrambe le partite abbiamo giocato un buon calcio contro un avversario di alto livello".
Su Osimhen: "Víctor è un grande giocatore con qualità straordinarie, soprattutto a livello fisico. Deve capire che giocare nei grandi club comporta anche che in certi momenti si venga criticati per le proprie prestazioni. Deve migliorare in questo. Devi capire che le critiche possono essere costruttive e possono aiutare a migliorare dove si può avere qualche difetto. In questo momento questo gli costa ancora. Penso che questo possa essere il suo difetto principale: accettare le critiche nei momenti in cui non siamo al cento per cento della nostra condizione, soprattutto in un luogo importante come Napoli. Lì Osimhen è stato follemente amato dalla gente, anche il club si è preso molta cura di lui. Ma deve gestire meglio i momenti difficili".
Lobotka in Slovacchia è paragonato ad Iniesta? "Iniesta è stato un giocatore molto creativo, aveva squilibri fantastici. Lobotka è più un giocatore di equilibrio, ha un'intelligenza più sobria. È un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere perché riesce a fare cose, come recuperare molte palle, come in pochi calciatori ho visto nella mia carriera. Non si assomigliano molto tra loro. Iniesta aveva anche qualità offensive che spiccano. Ma in questo momento Stanislav è senza dubbio tra i 3-4 migliori al mondo nel suo ruolo".
Hamsik allenatore un giorno? "Marek Hamsik può diventare un grande allenatore, perché ha importanti qualità tecniche. Io gli do molto spazio in campo perché se lo merita. Dovrà imparare a gestire le pressioni che non sono quelle di un giocatore. Se ci riesce, sarà un grande allenatore".







