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tmw / napoli / Le Interviste
Sassuolo, Carnevali: "Scudetto? Napoli favorito, colpi mirati e Conte è il più bravo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
ieri alle 22:40Le Interviste
di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net

Sassuolo, Carnevali: "Scudetto? Napoli favorito, colpi mirati e Conte è il più bravo"

Il Sassuolo, avversario del Napoli all'esordio in campionato, conta i giorni che lo separano dal suo ritorno in Serie A. Soprattutto Giovanni Carnevali, amministratore delegato del club neroverde, che ha raccontato l'emozione di ritrovare il massimo campionato dopo un anno di Serie B in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.

Un anno dopo la retrocessione, che sensazione è tornare in Serie A?
"È una grandissima gioia innanzitutto ritornare in Serie A, per fortuna dopo un anno solo, e per noi farlo è un grande successo. Adesso l'obiettivo è quello di rimanerci. Sarà la giornata più difficile, perché incontreremo la squadra che forse è la più organizzata e non soltanto campione d'Italia. Però abbiamo ancora dei giorni e del tempo per lavorare e cercare di sistemare un po' quello che è il discorso squadra. Ma la consapevolezza e la volontà è quella di fare qualcosa di importante".

Dopo la retrocessione e 10 anni di Serie A, le è mai venuto in mente di lasciare e ripartire da un'altra avventura? Oppure era più forte la voglia di dimostrare che questo club doveva ripartire con gli stessi uomini in Serie A?
"Io credo che la nostra forza sia stata quella di metterci al lavoro lasciandoci alle spalle quello che era successo, cercando di lavorare per quello che dovevamo ricostruire e da dove ripartire. Per cui ci siamo messi tutti quanti, parte sportiva e anche con chi lavora nel quotidiano in tutta la società, con l'obiettivo di ritornare al più presto in Serie A. Senza pensare a cosa abbiamo fatto, agli errori, tanto conta poco. Da parte nostra il desiderio e la volontà di ripartire, sapendo che abbiamo una grande proprietà come la famiglia Squinzi e questo ci dà sicuramente un grande aiuto e appoggio. Poi dopo dobbiamo essere bravi noi, la parte sportiva, e lo siamo stati. Anche mister Grosso. Tutti quanti, di avere questo pensiero unico e questo obiettivo".

Cosa si aspetta da Fabio Grosso in Serie A? L'anno scorso in B avete fatto un campionato a parte.
"Io penso che mister Grosso sia stato una pedina importantissima, se non fondamentale per quanto successo la scorsa stagione. Ma in Serie B avevamo una squadra forte, anche se si sa che vincere o cercare di vincere un campionato così complicato e difficile come la Serie B non è facile. Ci sono tante componenti. Ci metto il tecnico al primo posto, i giocatori e tutti quelli che riguardano il gruppo società. Non soltanto la squadra ma chi lavora all'interno. Di una società che fa della sua forza la programmazione, riuscendo a capire cosa fare nel prossimo periodo futuro. Da Grosso ci aspettiamo una sua conferma: con lui c'è un ottimo feeling, la sensazione che sia un allenatore speciale e che ha idee. Credo che aldilà del Sassuolo potrà ambire a grandi club nel suo futuro".

È il tredicesimo anno di Domenico Berardi con il Sassuolo. A che punto siamo con il rinnovo?
"Siamo vicini perché stiamo parlando. Anche oggi abbiamo parlato con i suoi procuratori, per cui penso che nei prossimi giorni ci sentiremo con lui ma come sempre c'è un rapporto talmente speciale che ci vorrà davvero poco. Non c'è mai stato motivo di discussione, sotto nessun tipo di aspetto. Da parte nostra avere Berardi nel club per tutti questi anni è un motivo di orgoglio. Ma credo che da parte sua aver fatto questa scelta di stare con noi e di prolungare ancora il contratto, che ha con noi fino al 2027. Vorremmo prolungarlo ancora. Questo dimostra la fiducia da parte di entrambi".

Gattuso dovrebbe pensarci a Berardi. Al netto degli infortuni, però tra gol e assist in Serie A in questi anni...
"Ma sai, i numeri dicono questo: come esterno è uno dei migliori del nostro campionato e non solo. Purtroppo ha avuto un infortunio, ma ha recuperato perfettamente e penso che sia una cosa abbastanza normale che Gattuso possa pensare a Domenico Berardi".

È più arrabbiato o deluso per l'epilogo Laurienté con il Sunderland? Ci sarà un'altra uscita?
"No, non sono né arrabbiato né deluso. Perché nel momento in cui dobbiamo cedere un giocatore non siamo mai felici, aldilà che le operazioni vengano fatte con delle quotazioni importanti e una società come il Sassuolo. È vero, Laurienté è stato capocannoniere della Serie B, ma ha fatto anche un campionato di cadetteria. Per cui fare una cessione da 20 milioni è un'operazione di un certo peso. Allo stesso tempo siamo anche contenti di avere Laurienté con noi perché credo che avere oggi un attacco con Berardi-Pinamonti-Laurienté è un attacco importante. Dobbiamo essere felici di questo".

Pinamonti non è stato riscattato dal Genoa. Ha delle potenzialità importanti, in Serie A fa sempre 10-12 gol. È un punto di forza o se arriverà un'offerta ne parlerete?
"Io credo che in tutte le società di questo mondo non ci sia un'offerta che non venga valutata. Non c'è mai un motivo per dire subito 'no, non se ne parla'. Per cui c'è l'aspetto economico. Una cosa molto importante sono i tempi, perché devi vedere cosa ti viene proposto sul mercato. Non oltre il 20 di agosto? Io penso che vada valutato, di ruolo in ruolo. Oggi acquistare un giocatore non è semplice perché c'è la trattativa con la società e soprattutto con il procuratore, che è diventata molto più difficile. Oggi prendono molto più peso, questo non è un bene per noi. Ma tornando a Pinamonti, noi forse abbiamo fatto l'investimento più alto nella storia del Sassuolo. Se è stato fatto è perché credevamo di avere un giocatore dalle grandissime qualità. Lo crediamo ancora, penso sia un giocatore che possa ambire alla Nazionale. Ha tutte le possibilità per fare molto bene, deve dimostrare ancora qualcosa ma è ancora giovane. L'anno scorso l'abbiamo ceduto in prestito al Genoa proprio perché sapevamo che aveva bisogno di fare un altro campionato di Serie A e di grande qualità. Per cui noi siamo contenti di avere un giocatore come lui, poi se arriveranno delle proposte per lui le valuteremo. Ma lo faremo anche per altri ragazzi".

Pochi giorni dopo la retrocessione Turati voleva andare via ad ogni costo. Era abbastanza arrabbiato... e ora che è tornato?
"Abbiamo sempre pensato fosse un giovane portiere di grandissime prospettive. L'anno scorso avevamo fatto una scelta, di dare spazio a lui al posto di Consigli, che è stato una nostra colonna per tantissimi anni. È stata una scelta tecnica, non facile, di puntare su un giocatore giovane. Mi è dispiaciuto molto che non avesse accettato Sassuolo per andare a fare un campionato di Serie A. Tante volte sono sbagli di gioventù, consigli non giusti, perché lui ha fatto un campionato ed è retrocesso. Non so se gli avrebbe fatto bene fare una stagione con noi o quella fatta finora, però l'importante è che lui sia con noi. Con l'approccio giusto sul lavoro, con l'educazione e tutto quello che concerne per fare bene. Poi vedremo quello che succederà".

Volpato è un altro ragazzo molto richiesto. La Fiorentina ha sondato il terreno? Ricevute offerte?
"È uno dei giocatori che ha un potenziale incredibile. Io devo guardare anche a questo, pensare che in futuro possa portarci anche delle opportunità non soltanto tecniche ma anche economiche. È un giocatore che può far sì che per il Sassuolo possa avere una rivendibilità di un certo tipo. Credo che potrà diventare anche un campione, ha tutte le caratteristiche. Però lo deve dimostrare. È una situazione molto particolare, effettivamente è difficile dargli un valore. Ad oggi non abbiamo avuto nessun tipo di richiesta... valutiamo e vediamo. Difficile dargli un valore perché ha un potenziale talmente forte che l'obiettivo sarebbe che lui, giocando, possa imparare dai giocatori e campioni davanti a sé. Imparare vuol dire crescere e se cresce, con la maturazione che può avere... è un ragazzo straordinario. Ha voglia di giocare ma può avere qualcosa di speciale che tanti altri ragazzi non hanno".

Cosa manca a questo Sassuolo tecnicamente parlando?
"Torno al discorso fatto prima. È un mercato difficile e molto complicato, è cambiato rispetto a due anni fa. Sono al Sassuolo da 13 anni e non credo che questo mercato stia migliorando, anzi, di anno in anno peggiora. Noi oggi abbiamo già chiuso accordi con altri club ma non riusciamo a chiuderli con i procuratori. Soprattutto con quelli stranieri. Comunque abbiamo bisogno di tanto, dobbiamo cambiare ancora diversi ruoli e abbiamo bisogno ancora di 4-5 innesti. Difensori, centrali, esterni, centrocampisti... in attacco siamo coperti. Ma dobbiamo fare delle scelte tecniche. Avere gli accordi con i club ma con i procuratori diventa complicato, ritardiamo nel tempo e non va bene. Come detto al Sassuolo piace la programmazione e lavorare d'anticipo ma questo purtroppo non riusciamo a farlo. Siamo convinti che riusciremo a farlo nei prossimi giorni e sono anche convinto di poter mettere a disposizione del nostro mister una buona squadra".

Il Napoli è favorito per vincere il campionato?
"Sicuramente è campione d'Italia, la cosa più importante. Soprattutto penso che sia la società ad aver dimostrato acquisti mirati, importanti. E l'allenatore, Conte, è il più bravo di tutti. Per questo penso sia il favorito del campionato".