
Chiariello: “Napoli mai dominante in casa! Occhio al Genoa: tutte hanno perso punti con le piccole…”
Il giornalista Umberto Chiariello, ai microfoni di CRC, radio partner della SSC Napoli, è intervenuto con il suo consueto punto: “Pensate che battere il Genoa sia un atto dovuto, ma non è così. Non vi è bastata la lezione dello scorso anno. Il Genoa venne a giocare a Napoli già salvo, con ben quattro giovani schierati. Non aveva nulla da chiedere al campionato, eppure recuperò il Napoli due volte, facendoci sprofondare in un’angoscia incredibile. È anche grazie a quella partita che si arrivò a quella domenica da brividi con Parma-Napoli e Inter-Lazio, quegli incroci spettacolari che rendono ancora affascinante il calcio. L’intera stagione si condensò in quella giornata, con emozioni continue e travolgenti.
E tutto nacque da Napoli-Genoa, quando il Napoli gettò via due punti fondamentali per lo scudetto. Se non ci avesse salvato Pedro, oggi staremmo ancora rimpiangendo quel pareggio che sembrava una sconfitta. E guardando l'inizio di questo campionato, si nota che tutte le grandi, nessuna esclusa, hanno inciampato contro squadre sulla carta inferiori.
Tutte le big hanno lasciato punti per strada. Tutte, tranne una: il Napoli. Ha perso solo lo scontro diretto di San Siro, e anche in modo sfortunato. In superiorità numerica per quasi quaranta minuti, il Napoli avrebbe potuto pareggiare. Il Milan ha segnato subito, poi si è difeso bene, ma il Napoli ha vinto tutte le altre, quattro su quattro. Tutte le gare alla portata sono state vinte. Anche lo Sporting Lisbona, avversario insidioso, è stato battuto. Fino ad oggi, il Napoli ha fatto il suo dovere.
Il punto è che deve continuare così. Non può permettersi di sprecare punti contro squadre della parte destra della classifica. Il Genoa arriva a questa sfida dopo un pesante ko interno contro la Lazio. Lo stesso Vieira ha definito quella col Napoli la peggior partita da quando allena il Genoa. Tutto facile, allora? Genoa in crisi, Napoli che vince tutte con le piccole… Tutto fatto? No. Perché anche lo scorso anno, o quest’anno stesso, ci sono state partite difficilissime. Ricordiamo Lecce in casa, la sfida con il Venezia salvata da Raspadori. Partite in cui sembrava impossibile segnare. L’Udinese, il Genoa stesso l’anno scorso.
Quest’anno? Il Napoli ha dominato a Reggio Emilia, a Firenze, perfino a Milano sul piano del gioco. Ma in casa ha faticato. Col Cagliari è stata dura: si sono chiusi in difesa con due pullman davanti alla porta e la vittoria è arrivata solo al 95’. Col Pisa è andata peggio: il Napoli si fa riprendere, poi va sul 3-1, regala il 3-2 e trema nel finale, rischiando il pareggio. In quella gara l’arbitraggio ci ha aiutato, e va detto senza drammi. Gli arbitri sbagliano, a favore o contro, ma in quel caso qualcosa ci è stato concesso.
Fino a oggi, in casa, il Napoli non ha ancora offerto una prova convincente. Nessuna prestazione da dire "questa è la squadra più forte”, a differenza di quanto fatto invece a Reggio Emilia, dove ha dominato e vinto in scioltezza. Ecco, quello è il Napoli che vogliamo vedere. Non parlo di quello di Firenze o con lo Sporting, dove comunque si è sofferto più del dovuto. Il Napoli di Reggio Emilia deve essere il modello: solido, concentrato, dominante, senza affanni. Non serve vincere 3-0 o 4-0, ma servono vittorie sicure, nette, senza discussioni. Finora, in casa, col Cagliari e col Pisa, il Napoli ha faticato. E tutte le big hanno avuto problemi con le piccole.
Ora arriva la sosta. Il Napoli deve chiudere questo trittico come previsto: Milano, vada come vada, Sporting e Genoa, da vincere a ogni costo. Non so che turnover farà Conte, se lo farà. Forse giocherà Olivera, tornerà Di Lorenzo. Sul portiere non mi esprimo: Meret o l’altro, entrambi sono affidabili, e questa è una certezza che ci dà serenità. Finalmente due portieri davvero bravi, non sopravvalutati come qualcuno in passato. Probabilmente uno dei “Fab Four” riposerà, magari De Bruyne, che ha comunque 34 anni. Politano potrebbe partire titolare, magari per 60-70 minuti. Vedremo. Ma non è questo che conta. Non mi interessa se giocheremo col 4-3-3 o il 4-2-3-1. I numeri li lascio agli altri.
Quel che conta è la mentalità con cui il Napoli affronterà il Genoa. Se posso fare una richiesta a Conte, è semplice: voglio rivedere spesso il Napoli di Reggio Emilia. Quella è la squadra da prendere a esempio. Non il Napoli brillante ma disattento di Firenze, ma quello regolare, ordinato, dominante. Un Napoli normalmente dominante. Che fa la partita, porta a casa il risultato e impone la propria superiorità. Questo è ciò che ci aspettiamo da una squadra che porta lo scudetto sul petto. E, finché ci sarà Conte in panchina, possiamo essere certi che mentalmente questa squadra sarà sempre presente”.





