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Senza Valeri il Parma si spegne: poca produzione a livello offensivoTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 09:00Serie A
di Edoardo Mammoli

Senza Valeri il Parma si spegne: poca produzione a livello offensivo

Se si vuole trovare uno spartiacque nella gara di ieri tra Parma e Lecce è senza dubbio l’infortunio subito da Emanuele Valeri, che lo ha costretto a lasciare il campo al 26’. Fino a quel momento, infatti, il Parma aveva dominato la partita, mostrando la versione migliore di sé in questa stagione. I crociati avevano approcciato molto bene la partita, prendendo possesso del campo e mantenendo il pallino del gioco. Fin da subito erano state chiare le intenzioni della squadra di Carlos Cuesta: cavalcare l’onda dell’entusiasmo derivante dalla vittoria con il Torino e continuare su questa strada, chiudendo il Lecce nella propria metà campo. E così il Parma aveva fatto, con un piano tattico propositivo e votato all’attacco. Poi però l’infortunio di Valeri ha cambiato tutto. Il numero 14 è stato costretto a lasciare il campo dopo un contrasto e da quel momento è iniziata un’altra partita. Non fosse altro che proprio pochi minuti più tardi il Lecce ha trovato il gol del vantaggio: Sottil, dopo aver ricevuto palla sulla sinistra, ha puntato verso il centro e ha lasciato partire un cross la cui traiettoria a rientrare ha beffato sia Circati sia soprattutto Suzuki, che non ha fatto in tempo a intervenire. Nei minuti finali della prima frazione il Parma ha subito il colpo, non riuscendo a reagire ma anzi rischiando di subire il gol del raddoppio. In particolare in occasione di un inserimento di Pierotti, abile a portarsi in area con la sua velocità ma non altrettanto a concludere, permettendo a Suzuki di tenere in piedi i crociati. Nella ripresa Carlos Cuesta ha inserito in campo Almqvist, che ha preso il posto di Britschgi sulla destra, per sfruttare la velocità dello svedese e la sua abilità nel dribbling. Queste caratteristiche però non si sono viste, ben contenute dalla difesa del Lecce, che ha costantemente raddoppiato le marcature sulle fasce. Il Parma allora si è affidato ai consueti lanci lunghi alla ricerca delle punte, soprattutto dopo l’ingresso di Milan Djuric nel finale. Il piano dei crociati però non ha sortito alcun effetto, con i salentini che sono sempre riusciti a contenere bene gli attacchi gialloblu. Bellissimo, per esempio, il recupero in extremis di Gabriel, provvidenziale nel chiudere Pellegrino che stava per concludere a botta sicura dopo una splendida combinazione con Delprato. In ogni caso, nella ripresa il Parma non ha saputo essere realmente incisivo e non ha mai preoccupato seriamente la porta difesa da Falcone. Un netto passo indietro rispetto alla gara contro il Torino e soprattutto rispetto a quanto visto nei minuti iniziali della gara, dove i crociati erano stati dominanti. A fare la differenza è stata però l’assenza di Valeri, che come abbiamo detto è stato costretto a lasciare il campo al 26’. La difficoltà del Parma nel costruire azioni offensive senza il numero 14, però, è un chiaro campanello d’allarme di come ci siano delle mancanze a livello offensivo. I crociati sembrano sempre più dipendenti dai cross di Valeri per creare pericoli agli avversari: questo è stato fondamentale nella gara contro il Torino, ma in altre gare (come quella di oggi) l’assenza di Valeri è stata determinante in negativo. Adesso arriva la sosta e ci si aspetta che Cuesta lavori anche su questo aspetto, per garantire al Parma una nuova identità offensiva.