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Il caso-Suarez riporta Perugia al centro della cronaca sportivo-giudiziaria
venerdì 4 dicembre 2020, 22:57News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Il caso-Suarez riporta Perugia al centro della cronaca sportivo-giudiziaria

PERUGIA – Gli sviluppi sul caso-Suarez erano attesi per questo mese di dicembre e puntualmente sono arrivati con la decisione della Guardia di Finanza di sospendere per 8 mesi i vertici dell'Università per Stranieri di Perugia, ovvero la rettrice Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e i professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca che esaminarono il calciatore uruguaiano del Barcellona Luis Suarez. Il capoluogo umbro torna ad essere al centro di uno dei casi più chiacchierati delle scorse settimane, visto che secondo l’accusa, "è emerso che i contenuti della prova di Suarez erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito e il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università". L'attaccante. Oggi all'Atletico Madrid, sembrava in procinto di accasarsi alla Juventus con lo status di comunitario, ottenibile con la cittadinanza italiana. Infatti, i reati contestati sono "rivelazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici. Gli accertamenti investigativi hanno consentito, altresì, di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per accelerare il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’università, tuttora in corso di approfondimento. Condividendo le ipotesi accusatorie, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento".

Attraverso una nota ufficiale è intervenuta la Juventus, confermando che è stata notificata a Fabio Paratici, capo dell’area sport, un’informazione di garanzia in merito all’indagine della procura di Perugia sull’esame di italiano sostenuto da Suarez. Ma si precisa che “il reato ipotizzato è esclusivamente l’articolo 371 bis c.p”, ribadendo con forza la correttezza dell’operato di Paratici e confidando che le indagini in corso contribuiranno a chiarire la sua posizione in tempi ragionevoli”. Quindi Paratici viene indagato per false informazioni al pubblico ministero. Insieme a lui sono indagati il legale bianconero Luigi Chiappero e la collega Maria Turco. Da quanto si è poi appreso, Paratici si rivolse alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che è stata interrogata e ha ammesso di aver procurato al manager suo amico d’infanzia il contatto di Bruno Frattasi, capo di Gabinetto del ministero dell’Interno. La Procura di Perugia scrive che “dopo le perquisizioni e sequestri del 22 settembre 2020, le indagini — proseguite senza soluzione di continuità e nel rigoroso rispetto del principio di riservatezza — hanno significativamente corroborato il quadro probatorio che già si era delineato in ordine all’organizzazione, da parte degli indagati, nel corso di una sessione istituita ad personam, di un esame “farsa”, che ha consentito il rilascio dell’attestato di conoscenza della lingua italiana del tipo “B1” al noto calciatore uruguaiano Luis Alberto Suarez, requisito indispensabile per l’ottenimento della cittadinanza”. Incerti per ora i rischi della Juventus, che potrebbe cavarsela con una ammenda e l'inibizione dei tesserati colpevoli, fino a sanzioni ben più pesanti, anche se il fatto che il comportamento irregolare del club, qualora accertato, non abbia alterato in alcun modo la competizione sportiva, essendo il calciatore mai stato tesserato dalla Juve, potrebbe alleggerirne la posizione.