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Andrea Scanzi: "A quasi un anno dalla morte di Paolo Rossi...."
“È cominciato tutto nel marzo del 2020, dopo che siamo tornati da un viaggio alle Maldive. Ho notato che Paolo era dimagrito molto. Siamo andati a fare degli esami che ci hanno dato purtroppo il verdetto che non avremmo mai voluto sentire. Ma non abbiamo mai perso la speranza, abbiamo combattuto fino a un mese dalla morte per cercare di vincere il nostro mondiale".
“Abbiamo scoperto una nuova intimità. Durante il lockdown eravamo sempre e soltanto noi due e lui si è affidato completamente a me. È stato faticoso, ma è stato bello poter vivere il nostro amore anche durante quel periodo. Lui aveva capito tutto, ma a un certo punto ho iniziato a raccontargli mezze verità, perché volevo vederlo sereno e positivo. Paolo non parlava molto, ma ogni tanto mi abbracciava e piangeva".
“Nell’istante in cui il medico mi ha confermato che non c'era più niente da fare, ho voluto portare le nostre figlie a salutarlo. Paolo quando le ha viste si è illuminato e tutti e tre hanno capito che quella era l'ultima volta che si vedevano. Le bambine sono delle guerriere, sono molto orgogliosa di loro. Lui è sempre dentro di me. Mi conforta il fatto che Paolo sia stato felice e amato fino all'ultimo. Non si è mai sentito solo".
È passato quasi un anno dalla scomparsa di Paolo Rossi. Ogni volta mi colpisce e travolge la bellezza delle parole che sua moglie, Federica Cappelletti, sceglie nel ricordarlo e raccontarlo. Mi sembra quasi di essere lì e mi viene da piangere. Non oso neanche pensare al dolore da loro provato. Un grande uomo, una grande donna, una grande famiglia.
Serve a poco e anzi nulla, ma la abbraccio forte.
“Abbiamo scoperto una nuova intimità. Durante il lockdown eravamo sempre e soltanto noi due e lui si è affidato completamente a me. È stato faticoso, ma è stato bello poter vivere il nostro amore anche durante quel periodo. Lui aveva capito tutto, ma a un certo punto ho iniziato a raccontargli mezze verità, perché volevo vederlo sereno e positivo. Paolo non parlava molto, ma ogni tanto mi abbracciava e piangeva".
“Nell’istante in cui il medico mi ha confermato che non c'era più niente da fare, ho voluto portare le nostre figlie a salutarlo. Paolo quando le ha viste si è illuminato e tutti e tre hanno capito che quella era l'ultima volta che si vedevano. Le bambine sono delle guerriere, sono molto orgogliosa di loro. Lui è sempre dentro di me. Mi conforta il fatto che Paolo sia stato felice e amato fino all'ultimo. Non si è mai sentito solo".
È passato quasi un anno dalla scomparsa di Paolo Rossi. Ogni volta mi colpisce e travolge la bellezza delle parole che sua moglie, Federica Cappelletti, sceglie nel ricordarlo e raccontarlo. Mi sembra quasi di essere lì e mi viene da piangere. Non oso neanche pensare al dolore da loro provato. Un grande uomo, una grande donna, una grande famiglia.
Serve a poco e anzi nulla, ma la abbraccio forte.
© foto di Federico De Luca
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