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ESCLUSIVA TMW - L'intervista a Orsic, nazionale croato e avversario dell'AtalantaTUTTO mercato WEB
martedì 26 novembre 2019, 13:15Serie A
di Andrea Losapio
esclusiva

L'intervista a Orsic, nazionale croato e avversario dell'Atalanta

MIslav Orsic è l'uomo del momento, per la Dinamo Zagabria. Sedici gol in ventuno partite stagionali, quattro in Champions League di cui tre contro l'Atalanta, all'andata. Eppure, a quasi ventisette anni, è alla prima vera stagione da grande protagonista, perché nel suo girovagare ha toccato la Corea del Sud, il Giappone, la Slovenia e anche l'Italia, allo Spezia, dove però non ha lasciato il segno. “La mia carriera è stata particolare, sono arrivato alla Dinamo grazie a strade alternative, ogni vittoria con questa maglia è un sogno che diventa realtà per me, ancor di più quelle in Champions League contro un club di cui ho grande rispetto".

Crede di avere raggiunto un nuovo status, come calciatore?
“Sì, certo. Queste sono performance di alto livello, contro i migliori giocatori del mondo. Capisci che puoi giocartela e sono felice che questo venga riconosciuto anche in nazionale, dandomi l’opportunità per giocare per la Croazia”.

Dani Olmo è stato convocato con la Spagna: rimanere alla Dinamo Zagabria è stata a scelta giusta, per lui?
“Il fatto che abbia fatto altri progressi qui, ricevendo questa chiamata, testimonia a favore. Dani è un bravo ragazzo, un grande calciatore con una mentalità estremamente forte. Quello che è successo non è un incidente, ha avuto un coraggio fuori dal comune di lasciare Barcellona e venire a Zagabria. Questa è stata una ottima decisione”.

Cosa pensa dell’Atalanta?
“È un club che è al top di una lega competitiva come quella italiana, bisogna averne il massimo del rispetto. Abbiamo visto come hanno giocato contro gli altri avversari nel gruppo: è un’indicazione della loro forza”.

Cosa non ha funzionato all’andata?
“Non voglio entrare nei dettagli su cosa sia successo all’Atalanta. Noi abbiamo mostrato un grande calcio, innervosendo i nostri avversari. La Dinamo ha giocato una partita perfetta quella notte al Maksimir”.

Questa sera sarà differente?
“Non ci sono favoriti, in questo match. Non è perché l’Atalanta gioca in casa oppure perché la Dinamo ha quattro punti in più: penso che sarà aperta a qualsiasi risultato, dettagli come la fortuna saranno giudici".


Quanto sono stati pazzi gli ultimi quindici minuti contro lo Shakhtar? Potete lamentarvi di arbitri e episodi?
“No, non possiamo, perché alla fine l'arbitro ha preso la giusta decisione. Non siamo riusciti a ripartire negli ultimi minuti e lo Shakhtar non è la squadra giusta per testare questa pressione. Non bisogna piangere su un risultato che non puoi cambiare”.

Lei è già stato in Italia, allo Spezia…
“Non mi piace tornare indietro nel passato, solamente non era il momento giusto. Questa è la via, nel calcio. Da qualche parte il tuo talento e il tuo entusiasmo viene fuori, non c’è dubbio in questo. Una cosa simile è successa a Petkovic, ha fallito nell’imporsi in Italia e ora è l’attaccante della nazionale vicecampione del mondo. Andare in Korea è stata una buona esperienza per me, sono diventato migliore come giocatore e come persona”.

Qual è il sogno per questa annata?
“Con la Dinamo vogliamo arrivare agli ottavi”.

Però giocherà a Euro2020.
“Voglio competere per un posto in Nazionale, abbiamo la forza e la conoscenza per ripetere i risultati in Russia. Credo che entrambi i desideri siano raggiungibili”.

Ultima: rimarrà alla Dinamo o vuole riprovarci in un grande campionato?
“Quello che ho imparato nella mia carriera, finora, è che non puoi pianificare quello che succederà più avanti. Vado per step, accettando le cose come stanno. Ora sto vivendo il mio sogno da bambino, nella Dinamo, e non penso a nient’altro”.