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TMW - Dybala rappresenta o rappresentava un obiettivo? L'Inter c'è ancora, ma servono cessioni
"Rappresenta… Rappresentava una grande opportunità, ma non possiamo dimenticarci che davanti abbiamo giocatori di grande livello". Beppe Marotta, nel parlare di Paulo Dybala, usa prima il presente e poi il futuro. Dove si tradisce? E, di conseguenza, chiude o non chiude? Le parole dell'ad area sport dell'Inter di oggi https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/inter-marotta-dybala-rappresentava-una-opportunita-ma-davanti-abbiamo-tanta-qualita-1702301 sono suonate come una chiusura nei confronti della Joya. Considerata la stima che Marotta - insieme a Javier Zanetti, altro grande sponsor - ha del giocatore rende difficile credere che sia davvero così.
La grande cautela. Marotta l'aveva già sfoggiata qualche giorno fa, parlando di Dybala. Un'opportunità, appunto, come tale da sondare e valutare, ma su cui non affondare. Almeno per il momento, soprattutto da quando è diventato prioritario, nelle idee di Inzaghi e nelle necessità economiche dell'Inter, riportare a casa Romelu Lukaku. Un conto è la cautela, un conto è considerare però tramontata la pista di mercato.
L'Inter c'è, se esce qualcuno. Al momento, Inzaghi ha a disposizione sei attaccanti top, con varie caratteristiche. Togliendo Pinamonti, di cui si parla altrove, si scende comunque a cinque. E si entra nel campo delle previsioni, più che della cronaca. Alexis Sanchez, al momento, è un rebus senza soluzioni. Anche immaginando che prima o poi arrivi un esperto enigmista e dia la giusta chiave di lettura, alla Pinetina ne resteranno comunque quattro: Lukaku, Lautaro, Dzeko e Correa. Dybala non può aggiungersi a questi, ma deve prendere il posto di qualcuno. Non Romelu, ovviamente, e al momento neanche Lautaro, non considerato in uscita. Restano i due volti noti, l'ex Roma e l'ex Lazio. Inzaghi, a dirla tutta, non pare neanche avere particolare urgenza di salutarli: Dzeko è considerato il miglior vice-Lukaku possibile, Correa l'unico fuori dal coro a livello tattico. La stessa dirigenza interista, inoltre, non ha voglia di metterli sul mercato in maniera esplicita. D'altra parte, né il tecnico né i vertici faranno barricate se fisiologicamente uno dei due dovesse partire, per il presentarsi di offerte e opportunità di mercato che li coinvolgano. A quel punto, il primo della lista sarebbe proprio l'argentino ex Juve. Tanto primo da far immaginare che, se pubblicamente l'Inter non andrà certo sul mercato a cercare offerte per Dzeko o Correa, le gradirebbe molto volentieri.
Ma Dybala ci sarà? È questo il grande interrogativo, quanta voglia abbia l'argentino di aspettare all'infinito che l'Inter si decida ad affondare il colpo. Finora, la sensazione di una sorta di ipoteca sul suo futuro - che in realtà non c'è - da parte di Marotta e Ausilio aveva frenato qualsiasi ipotetica concorrente. Allo stato attuale, l'offerta economica dell'Inter, pur soltanto potenziale dato che diventerà effettiva solo alle condizioni di cui sopra, resta la miglior sul tavolo di Paulo. Ma sta iniziando a non essere più l'unica: la Roma è forse un'ipotesi svanita, il Milan una pista da tenere sott'occhio, il Marsiglia l'ultima a iscriversi alla lista. Non c'è proprio la fila, non ci sono le big d'Europa e nemmeno offerte da strapparsi i capelli: questo qualcosa potrebbe anche dirla, sullo status di Dybala, sull'addio alla Juve, sui tentennamenti dell'Inter, ma è un altro discorso. E il tempo che in viale della Liberazione - dove continua ad alleggiare la convinzione che prima o poi la Joya arriverà - ritengono di avere può comunque iniziare a scadere.
La grande cautela. Marotta l'aveva già sfoggiata qualche giorno fa, parlando di Dybala. Un'opportunità, appunto, come tale da sondare e valutare, ma su cui non affondare. Almeno per il momento, soprattutto da quando è diventato prioritario, nelle idee di Inzaghi e nelle necessità economiche dell'Inter, riportare a casa Romelu Lukaku. Un conto è la cautela, un conto è considerare però tramontata la pista di mercato.
L'Inter c'è, se esce qualcuno. Al momento, Inzaghi ha a disposizione sei attaccanti top, con varie caratteristiche. Togliendo Pinamonti, di cui si parla altrove, si scende comunque a cinque. E si entra nel campo delle previsioni, più che della cronaca. Alexis Sanchez, al momento, è un rebus senza soluzioni. Anche immaginando che prima o poi arrivi un esperto enigmista e dia la giusta chiave di lettura, alla Pinetina ne resteranno comunque quattro: Lukaku, Lautaro, Dzeko e Correa. Dybala non può aggiungersi a questi, ma deve prendere il posto di qualcuno. Non Romelu, ovviamente, e al momento neanche Lautaro, non considerato in uscita. Restano i due volti noti, l'ex Roma e l'ex Lazio. Inzaghi, a dirla tutta, non pare neanche avere particolare urgenza di salutarli: Dzeko è considerato il miglior vice-Lukaku possibile, Correa l'unico fuori dal coro a livello tattico. La stessa dirigenza interista, inoltre, non ha voglia di metterli sul mercato in maniera esplicita. D'altra parte, né il tecnico né i vertici faranno barricate se fisiologicamente uno dei due dovesse partire, per il presentarsi di offerte e opportunità di mercato che li coinvolgano. A quel punto, il primo della lista sarebbe proprio l'argentino ex Juve. Tanto primo da far immaginare che, se pubblicamente l'Inter non andrà certo sul mercato a cercare offerte per Dzeko o Correa, le gradirebbe molto volentieri.
Ma Dybala ci sarà? È questo il grande interrogativo, quanta voglia abbia l'argentino di aspettare all'infinito che l'Inter si decida ad affondare il colpo. Finora, la sensazione di una sorta di ipoteca sul suo futuro - che in realtà non c'è - da parte di Marotta e Ausilio aveva frenato qualsiasi ipotetica concorrente. Allo stato attuale, l'offerta economica dell'Inter, pur soltanto potenziale dato che diventerà effettiva solo alle condizioni di cui sopra, resta la miglior sul tavolo di Paulo. Ma sta iniziando a non essere più l'unica: la Roma è forse un'ipotesi svanita, il Milan una pista da tenere sott'occhio, il Marsiglia l'ultima a iscriversi alla lista. Non c'è proprio la fila, non ci sono le big d'Europa e nemmeno offerte da strapparsi i capelli: questo qualcosa potrebbe anche dirla, sullo status di Dybala, sull'addio alla Juve, sui tentennamenti dell'Inter, ma è un altro discorso. E il tempo che in viale della Liberazione - dove continua ad alleggiare la convinzione che prima o poi la Joya arriverà - ritengono di avere può comunque iniziare a scadere.
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