Roma, Abraham dove sei? Così a giugno può partire

Un anno dopo è tutto un’altro Tammy. Il 19 marzo 2022 il centravanti inglese segnava la doppietta nel derby che indirizzava la vittoria per 3-0 contro la Lazio, mentre domenica è stata la terza partita, nelle ultime quattro, cominciata dalla panchina. Un’involuzione che parte da lontano perché già prima del Mondiale il rendimento era ben lontano da quello che lo portò a segnare 27 gol alla sua prima stagione in Serie A. Numeri che gli hanno fatto perdere la convocazione in Qatar, generando però la reazione nervosa che Mourinho si augurava da tempo. L’inizio del 2023, infatti, sembrava aver consegnato alla Roma il vecchio Tammy: gol, assist e giocate. Ma l’ultimo timbro risale ai primi di febbraio contro l’Empoli.

Da quel momento più nulla per un altro digiuno, vista anche la sosta per le nazionali, che durerà almeno due mesi.

Intanto Mourinho dei primi segnali l’ha mandati al calciatore, perché dopo averlo sempre difeso pubblicamente, le panchine contro la Juventus, Real Sociedad e nel derby hanno un peso specifico importante. Troppi pochi i sette gol in stagione segnati e con il Sassuolo, anche a livello di atteggiamento, si è rivisto l’attaccante svogliato di inizio campionato. Per questo Abraham avrà i mesi di aprile e maggio per farsi perdonare e riscattarsi, ma qualora non succedesse non è da scartare nemmeno l’ipotesi di un suo addio alla Capitale. Il Chelsea ha una recompra a 80 milioni che non sembra intenzionato a riscattare, ma sono già diversi i club interessati, soprattuto in Premier, come l’Aston Villa.