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Dal gol contro l'Italia alle stagioni con Mantova, Roma e Milan: il calcio piange SchnellingerTUTTO mercato WEB
martedì 21 maggio 2024, 09:08Serie A
di Alessio Del Lungo

Dal gol contro l'Italia alle stagioni con Mantova, Roma e Milan: il calcio piange Schnellinger

Il mondo del calcio è in lutto e piange la scomparsa di Karl-Heinz Schnellinger. L'ex difensore, che è morto all'ospedale San Raffaele di Milano il 20 maggio, luogo dove viveva, aveva 85 anni ed era malato da tempo. La sua carriera da calciatore è legata strettamente all'Italia e alla Serie A, campionato nel quale ha giocato dal 1963 fino al 1974. La prima squadra del nostro Paese a puntare su di lui fu la Roma, che lo acquistò dal Colonia e lo girò immediatamente al Mantova, dove fece esperienza per poi tornare nella Capitale l'anno successivo e risultare utile a più riprese per la sua duttilità. Era infatti capace di giocare terzino destro, terzino sinistro, laterale e libero.

Il club della sua vita però fu il Milan, con cui disputò ben 9 stagioni e si tolse anche diverse soddisfazioni. Fu protagonista nel '73, quando il Diavolo sfiorò lo scudetto della stella, il 10° della sua storia, perdendo all'ultimo turno contro il Verona in quella che poi è passata alla storia come "Fatal". Meritevole di una menzione anche la sua avventura in Nazionale, iniziata a soli 19 anni con la Germania Ovest e durata fino al '71. Schnellinger ha disputato 4 edizioni della coppa del mondo e a Messico '70, quando vinse il bronzo, segnò il gol del momentaneo 1-1 all'ultimo minuto della Partita del secolo, ovvero quella contro l'Italia in semifinale allo stadio Azteca. Gli Azzurri vinsero 4-3 ai supplementari e ancora oggi quella resta una delle gare più belle della storia del calcio.


Nel suo palmares, ricco di trionfi, vanta un campionato tedesco con il Colonia, uno scudetto con il Milan, 4 successi in Coppa Italia (uno con la Roma e 3 con il Milan), 2 affermazioni con i rossoneri nella Coppa delle Coppe, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale, entrambe ovviamente con il Diavolo. Nel 1962 è stato inserito nell'All-Star Team del Mondiale e ha vinto anche il premio come miglior calciatore tedesco-occidentale dell'anno. Fu soprannominato Volkswagen per la sua affidabilità.