
Roma, Friedkin in stile Pozzo? Pro e contro della sinergia con l’Everton sul mercato
La Roma ha scelto di puntare su Wesley per la fascia destra, ma l’operazione è tutt’altro che semplice. Frederic Massara si siederà al tavolo della trattativa, cercando di abbassare le elevate pretese del Flamengo.
Qualora il club brasiliano non dovesse concedere sconti, si opterebbe per una strada alternativa: l’Everton (il secondo club di proprietà del Friedkin Group) entrerebbe a gamba tesa nella trattativa, accontentando la richiesta del Flamengo, salvo poi girare Wesley in prestito alla Roma. Una pratica ormai comune nel calcio moderno, dove le multiproprietà aumentano a vista d’occhio. Basti pensare ai continui scambi tra Watford e Udinese per mano della famiglia Pozzo, o al recente trasferimento interno al City Group di Savinho dal Girona alla corte di Pep Guardiola.
Come finirà la questione Wesley è ancora da decifrare, ma analizziamo quali sono i pro e i contro di operazioni di questo genere.
I vantaggi riguardano sicuramente l’aspetto economico-finanziario: la Roma, in questo caso, si ritroverebbe un acquisto a costo zero, che non impatta notevolmente sul bilancio del club. Si tratterebbe di una trattativa rapida e a basso rischio sportivo, dato che il calciatore in questione tornerebbe al club proprietario in caso di scarso rendimento. Al contrario, invece, il riscatto non sarebbe in discussione.
Passando agli aspetti critici, invece, c’è un discorso ambientale da non ignorare: qualora l’Everton dovesse comprare un giocatore per rafforzare la Roma, i tifosi inglesi potrebbero non accettare la scelta. I romanisti, dal canto loro, potrebbero accusare i Friedkin di trattare la propria squadra come succursale del club di Liverpool. Dal punto di vista economico, il rischio è di non beneficiare della valorizzazione del calciatore in prestito, vantaggio che ricadrebbe esclusivamente sulla squadra proprietaria. Infine, va considerata la possibilità che i due club finiscano sotto la lente degli organi di controllo istituzionali, per eventuali aggiramenti del Fair Play Finanziario.
Resta da vedere se Roma ed Everton sceglieranno di unire le proprie forze nel calciomercato, ma quel che è certo è che questa ipotesi rappresenterebbe l’inizio di una nuova epoca nella storia dei due club. La palla, ora, passa ai Friedkin.
Qualora il club brasiliano non dovesse concedere sconti, si opterebbe per una strada alternativa: l’Everton (il secondo club di proprietà del Friedkin Group) entrerebbe a gamba tesa nella trattativa, accontentando la richiesta del Flamengo, salvo poi girare Wesley in prestito alla Roma. Una pratica ormai comune nel calcio moderno, dove le multiproprietà aumentano a vista d’occhio. Basti pensare ai continui scambi tra Watford e Udinese per mano della famiglia Pozzo, o al recente trasferimento interno al City Group di Savinho dal Girona alla corte di Pep Guardiola.
Come finirà la questione Wesley è ancora da decifrare, ma analizziamo quali sono i pro e i contro di operazioni di questo genere.
I vantaggi riguardano sicuramente l’aspetto economico-finanziario: la Roma, in questo caso, si ritroverebbe un acquisto a costo zero, che non impatta notevolmente sul bilancio del club. Si tratterebbe di una trattativa rapida e a basso rischio sportivo, dato che il calciatore in questione tornerebbe al club proprietario in caso di scarso rendimento. Al contrario, invece, il riscatto non sarebbe in discussione.
Passando agli aspetti critici, invece, c’è un discorso ambientale da non ignorare: qualora l’Everton dovesse comprare un giocatore per rafforzare la Roma, i tifosi inglesi potrebbero non accettare la scelta. I romanisti, dal canto loro, potrebbero accusare i Friedkin di trattare la propria squadra come succursale del club di Liverpool. Dal punto di vista economico, il rischio è di non beneficiare della valorizzazione del calciatore in prestito, vantaggio che ricadrebbe esclusivamente sulla squadra proprietaria. Infine, va considerata la possibilità che i due club finiscano sotto la lente degli organi di controllo istituzionali, per eventuali aggiramenti del Fair Play Finanziario.
Resta da vedere se Roma ed Everton sceglieranno di unire le proprie forze nel calciomercato, ma quel che è certo è che questa ipotesi rappresenterebbe l’inizio di una nuova epoca nella storia dei due club. La palla, ora, passa ai Friedkin.
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