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De Rossi torna a Roma, la showgirl Pedrelli: "Nemici per una sera ma resta un pezzo di cuore"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 16:00Serie A
di Niccolò Righi

De Rossi torna a Roma, la showgirl Pedrelli: "Nemici per una sera ma resta un pezzo di cuore"

Roma-Genoa non sarà una partita come le altre. Non può esserlo per i giallorossi, non può esserlo per l'Olimpico e soprattutto non può esserlo per Daniele De Rossi, uno che in carriera la maglia dei capitolini l'ha indossata dalle giovanili fino alla prima squadra per un totale di 616 volte e che questa sera, per la prima volta, sarà dall'altra parte della barricata. Per parlare del momento della squadra e del ritorno a casa di 'Capitan Futuro' abbiamo intervistato la nota showgirl tifosa della Roma Roberta Pedrelli. Queste le sue parole rilasciate in esclusiva a TuttoMercatoWeb. Che effetto le farà vedere De Rossi da avversario? "E' una bella domanda. Io sono tifosa dalla nascita e De Rossi è sempre stato un pezzo di cuore. Sarà un po' come vedere un figlio che va in giro per il mondo a fare le proprie esperienze ed il proprio percorso di vita. Daniele De Rossi è un pezzo di Roma, che ha la Roma nel cuore e che giustamente sta facendo il suo percorso. Ha fatto effetto sentirgli dire che ha preparato questa settimana per la prima volta nella sua vita per far perdere la Roma. Ma giustamente è il suo lavoro e dobbiamo accettarlo". Che accoglienza gli riserverà l'Olimpico? "L'Olimpico riserva sempre un'atmosfera speciale da anni ormai con i suoi sold out. Stasera mi aspretto tanti striscioni, una standing ovation particolarmente sentita nel momento in cui verrà pronunciato il nome di Daniele De Rossi e poi per la prima volta saremo 'nemici' per una sera. L'Olimpico d'altra parte non ha mai potuto salutarlo da quando venne esonerato: sarà un'occasione in cui il sentimento la farà da padrone". Poi però c'è una partita da vincere vista la bagarre in vetta alla classifica. "Da qualche anno ormai la Serie A ha sempre proposto campionati avvincenti, nonostante il livello medio sia in calo. Trovo interessante il fatto che questo sia un campionato che non vada già a decretare il Campione d'Italia alla fine del girone di andata ma allo stesso tempo rende complicatissimo anche il solo accesso in Champions League. Per questo secondo me la Roma dovrà puntare molto anche sul percorso nelle coppe: sia in Europa League per prendersi quel trofeo che le venne rubato a Budapest (nella finale contro il Siviglia, ndr), sia in Coppa Italia per tornare a vincere dopo 18 anni. Tutto ciò chiaramente senza mollare il campionato, dove nulla è deciso ancora". Quali squadre vede più accreditate in campionato? "Ad inizio anno vedevo la Juventus come la principale antagonista del Napoli, ad oggi invece vedo bene anche l'Inter, che ha la rosa più strutturata, ed il Milan, che non ha coppe. La Roma non la metto nella lotta al tricolore. Nessuno in città ha mai parlato di Scudetto in questi mesi: mi sembra più un termine utilizzato da chi ha paura di Gasperini e i suoi. Tra i tifosi c'è molta consapevolezza dei limiti della rosa e questo porta l'ambiente ad essere molto razionale". Cosa manca alla Roma e come si può colmare il gap con il mercato? "Nella stagione scorsa sicuramente una continuità di progetto. Ci furono troppi cambiamenti che hanno portato poi Gasperini ad avere una rosa che non è ideale per lui e sicuramente i giocatori a dei continui riadattamenti. Ad oggi si deve ripartire da una base fondamentale: Svilar, Koné, Mancini, Cristante, Soulé. Poi serve una panchina solida che può essere formata anche da giocatori come El Shaarawy o lo stesso Dybala, che sta andando in contro ad una situazione anomala. La sua è stata una brutta gestione da parte della società, la quale mai si sarebbe aspettata l raggiungimento delle condizioni che sono servite a raddoppiargli l'ingaggio e a dargli quegli otto milioni che il club non può permettersi. Personalmente però rinnoverei l'argentino a cifre inferiori, perché resta uno dei più forti della rosa. Sicuramente dal mercato serviranno rinforzi nel reparto offensivo, ma non trascurerei nemmeno il centrocampo o un esterno sinistro".