
Friedkin is in da house, il nuovo allenatore pure (?) e che occasione per la Champions
Friedkin is in da house. Le foto del presidente che ha assistito all'allenamento mandano un messaggio di positività, soprattutto la stretta di mano con Svilar. Un qualcosa che, a Trigoria, era ritornata da tempo, grazie al grande lavoro di Ranieri, abile a far rendere al meglio una squadra che altri non erano stati in grado di fare. I più maliziosi potrebbero dire: "Facile farsi vedere ora...", ma in questo momento, in casa giallorossa malelingue non servono.
La presenza di Dan Friedkin chiama a gran voce al futuro della squadra. Normale, quando in ballo ci sono tanti argomenti importanti come il nuovo stadio, il nuovo allenatore. In attesa del progetto definitivo dell'impianto che sorgerà a Pietralata, durante la conferenza stampa del tecnico si è rafforzata la convinzione che la Roma, il nuovo allenatore, lo ha scelto e fatto (come si dice in gergo) da parecchio. Ovvio che la corsa Champions ha fatto sì che non servisse ufficializzarlo, come fu con Mourinho per esempio.
Quella corsa Champions che, in virtù della sconfitta del Bologna e del pareggio di Vecino all'ultimo minuto in Lazio-Juventus, pone la Roma di fronte a una grandissima opportunità, un qualcosa mai avuto negli ultimi anni. Per la prima volta, la Roma ha la qualificazione in Champion nelle proprie mani a 3 giornate dal termine. Battere l'Atalanta significherebbe avere almeno un piede nell'Europa che conta. Un qualcosa di molto complicato, ma anche uscire tornare da Bergamo con un pareggio non sarebbe da buttare, anche se poi, gli 1-0, marchio di fabbrica di Ranieri, potrebbero non bastare. Certo è che l'attesa per Atalanta-Roma è troppa, così come è tanta la posta in palio.







