La riprende Vecino: la Lazio agguanta la Juventus all’ultimo, 1-1 all’Olimpico

Lazio-Juventus finisce 1-1: Vecino risponde a Kolo Muani.
Un primo tempo di poco e nulla, una ripresa in cui succede di tutto. È la fotografia di Lazio-Juventus, big match che vale una fetta di Champions League e lasciata invariata la classifica delle due contendenti, con la Roma terza litigante pronta a godere perché lunedì sera a Bergamo potrà provare a staccare le avversarie. Kolo Muani apre le marcature a inizio ripresa, poi la Juve di Igor Tudor fa di tutto per rovinarsi la serata: Kalulu si fa espellere per un colpo folle a Castellanos, Savona rischia di regalare un rigore evitato solo per fuorigioco di Castellanos. È quest’ultimo, all’ultimo minuto disponibile, a offrire a Matias Vecino - l’uomo dei gol all’ultimo secondo - la palla che vale il gol del definitivo 1-1 allo stadio Olimpico. Sesto pareggio consecutivo in casa per la Lazio, alla Juve ne manca solo uno per eguagliare il record di 17 stagionali fissato negli anni '50.
Lazio e Juve non ci provano nemmeno. Carlos Alcaraz, tennista numero 3 del ranking ATP, si gode il sole dell’Olimpico ma inizialmente sembra pentirsi di aver preferito lo scontro diretto Champions, al fianco del suo amico Patric infortunato, al ritorno in campo del rivale Jannick Winner, praticamente in contemporanea al Foro Italico. Nel primo tempo non succede nulla di rilevante, escluse le due ammonizioni a Thuram e Savona che impediranno ai due bianconeri di partecipare al derby monocromatico con l’Udinese. Qualche squillo da parte dei padroni di casa in avvio: Dele-Bashiru arriva al tiro, Di Gregorio corregge in corner. Col passare dei minuti i bianconeri prendono il controllo della manovra, ma la punizione tirata - malissimo - da Veiga fotografa la qualità che manca alla Juventus. 0-0 a fine primo tempo, senza quasi nulla da raccontare.
Kolo Muani apre un secondo tempo folle, Vecino lo chiude. Tudor suona la sveglia: fuori Nico Gonzalez, dentro Conceicao. Gli effetti arrivano sulla corsia opposta: McKennie arriva al cross, Kolo Muani stacca e insacca, 1-0 Juve a inizio ripresa. Baroni inserisce Pedro e Dia, ma a rovinare i piani al tecnico croato ci pensa un altro francese: Kalulu rifila un colpo alla schiena a Castellanos, Massa lo espelle dopo l’intervento del VAR. La gara si accende ancora, in tutti i sensi: Barella inserisce Vecino al posto di Rovella, che la prende malissimo ed esce dal campo mandando a quel paese l’allenatore. Sale in cattedra Pedro, che porta a spasso mezza difesa bianconera e guida il forcing laziale nei minuti finali di gara. Tudor sorprende inserendo Vlahovic e Gatti al posto di Adzic (durato appena 10 minuti) e Conceicao, anche lui entrato nel secondo tempo. A pochi minuti dalla fine un clamoroso errore di Savona, che perde palla in area sul pressing dell’ex Barça, costringe Di Gregorio all’intervento a valanga, irregolare, su Castellanos: non è rigore solo perché il centravanti spagnolo è in fuorigioco sul rimpallo. Quando Massa prepara il triplice fischio, Castellanos salta alle spalle di Gatti e McKennie: Di Gregorio risponde, Vecino lo infila con il tap-in. 1-1 all’Olimpico, scintille nel finale.
