
Il calcio d'estate va preso per quello che è, ma con Ferguson Gasperini ha due centravanti titolari
Il calcio d'estate si sa essere poco veritiero e va preso con le pinze. Specie quando si tratta di giudicare gli attaccanti. Ricordate come Schick sembrasse un attaccante potenzialmente migliore di Dzeko, poi quando le partite cominciavano a valere i 3 punti, le gerarchie tornavano a essere rispettate, col cigno di Sarajevo titolare e Schick diventare un caso.
La nuova Roma di Gasperini ha un nuovo duo d'attacco: Dovbyk-Ferguson. Se del primo ne abbiamo apprezzato pregi e difetti la scorsa stagione, il secondo è ancora tutto da scoprire. Un passato da wonder boy stroncato da un brutto infortunio e l'arrivo nella Capitale come nuova scommessa da vincere da parte del tecnico ex Atalanta.
La prima uscita in giallorosso però è stata molto positiva, non tanto per i 4 gol che, anche se in un test-match, vanno comunque segnati, quanto per la qualità e varietà delle giocate che hanno portato al poker. Fosse stato un hattrick si sarebbe parlato di tripletta perfetta visti i gol di testa, col destro e col mancino. Ferguson ha aggiunto un'altra dote, quella che per l'attaccante non deve mai mancare: l'opportunismo con cui un tiro di Pisilli ha sbattutto addosso a lui e si è insaccato.
Rispetto a Dovbyk, perché ovviamente i due verranno messi in paragone tutta la stagione, a meno che Gasperini non si inventi un modo per farli coesistere, ma è poco probabile, Ferguson è sembrato molto più dinamico dell'attaccante ucraino (ancora da vedere all'opera col nuovo mister). Certo è che la Roma sembra essersi rinforzata rispetto alla scorsa stagione, dove Shomurodov, qualche gol sporadico a parte, ha dimostrato di non essere all'altezza. Gasperini avrà dunque la facoltà di scegliere tra due titolari. Il che è sempre cosa gradita per gli allenatori.




