Soulé: "Vorrei rimanere a lungo. Scudetto? Puntiamo ad arrivare il più in alto possibile"
Matias Soulé ha parlato ai microfoni di Sportmediaset per commentare l'inizio di stagione della Roma.
Di recente hai detto di immaginare di rimanere a Roma a vita
“Mi trovo benissimo qui, sono molto felice, l’anno scorso non è iniziato bene ma poi le cose sono migliorate, sono molto felice della città e della gente. Uno immagina di rimanere a Roma a lungo”.
Sei il capocannoniere di una Roma che fatica a segnare
“Provo a dare il massimo in ogni gara per aiutare i compagni, non solo con gol e assist, in quello che mi chiede il mister prima c’è la squadra, poi ognuno di noi. Siamo una famiglia, lottiamo per gli obiettivi che abbiamo”.
In cosa ti ha cambiato Gasperini?
“Penso in tutto. Lui è un grandissimo allenatore con una mentalità vincente. Quello che vuole lui te lo trasmette subito, fin dall’inizio. A me piace giocare a calcio, avere la palla, pressare la palla, cosa che facciamo spesso. Chi gioca davanti è il primo difensore, che aiuta a rubare palla. Mi trovo molto bene lì in mezzo al campo, trequartista, esterno, ho libertà, mi trovo benissimo”.
Si riparte dalla Cremonese. Si diceva prima che la Roma fosse prima un po’ per caso. Ora possiamo dire che non c’è più quella casualità.
“Ci siamo guadagnati quei punti fondamentali ma dobbiamo ora procedere passo dopo passo, la stagione è lunga, continuando su questa strada si può ambire in alto, essere competitivi. È quello che vogliamo noi e la nostra gente che ci supporta sempre, è questa la strada. Migliorare in settimana quello che dobbiamo migliorare e giocare partita dopo partita, per vedere dove saremo poi”.
Scudetto?
“Stiamo tranquilli, è molto presto ancora per parlare di scudetto. Tutti lo sognano, noi, la squadra, la gente, ma è presto. Dobbiamo continuare così partita dopo partita. Ora abbiamo una partita fuori e non sarà semplice, ma abbiamo lavorato tanto e siamo carichi”.
La convocazione in Nazionale non arriva ancora
“Sono tranquillo, io la vorrei perché sarebbe un premio per come sto giocando. Ho la testa qui, non sono triste ma sono un po’ così. Deluso? Sì, ovviamente, da piccolo uno sogna la Nazionale, ma sto tranquillo perché se continuo su questa strada arriverà il momento. Se faccio bene a Roma verrà anche la Nazionale”.
Il mondiale si avvicina
“Sì, non c’è tempo però devo continuare a lavorare, essere decisivo in ogni partita, poi le cose arrivano da sole”.
Il tuo focus rimane l’Argentina rispetto all’ipotesi Italia?
“Sì, ho sempre pensato all’Argentina, non ho mai pensato all’Italia, vorrei giocare per la mia Nazionale”.
Si parla molto dell’amicizia con Dybala e della vostra coesistenza in campo. Voi come vivete questo dibattito?
“Non parliamo di questo, ma di altre cose. Prima della partita magari sì, cose di campo, ma siamo tranquilli, io sono sempre con lui, se non sono qua sono a casa e giochiamo alla play insieme. Lo sento tanto tutti i giorni. Lui è un giocatore straordinario, sarebbe di grande aiuto che fosse già recuperato. Non ci sono giocatori come lui, si alza il livello, la qualità”.
Se lui è la Joya, tu potresti essere la Joyta, il piccolo gioiello?
“Sto molto bene qui con lui e con tutta la squadra. Ogni giorno che passa siamo più uniti, più forti. Per raggiungere gli obiettivi dobbiamo essere uniti, famiglia, e ogni giorno lo siamo sempre di più”.
È successo qualcosa in questo anno solare. Percepisci che il vento è cambiato?
“La fiducia che ci ha dato Ranieri ci ha unito di più, ci ha dato la forza di cui avevamo bisogno. Con Gasperini abbiamo proseguito su quella strada. L’anno solare abbiamo fatto grandissime cose. Non contando niente ma possiamo arrivare in alto continuando così, puntiamo ad arrivare il più in alto possibile”.
C’è un gol tuo a Parma a febbraio che compete per essere il miglior gol dell’anno. È un gol a cui sei legato o ce n’è un altro?
“C’è anche quello alla Lazio, a giro, per quello che significava”.
La tua ricetta della felicità da giocatore della Roma cosa prevedere alla fine della stagione?
“Vincere qualcosa con la Roma sarebbe la ciliegina sulla torta”.








