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Fabregas: "Il Como è diverso, in Serie A rompe le palle. Futuro? Sto bene, ma mai dire mai"

Fabregas: "Il Como è diverso, in Serie A rompe le palle. Futuro? Sto bene, ma mai dire mai"TUTTO mercato WEB
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Niccolò Righi
Oggi alle 11:30Serie A
Niccolò Righi

Lunga intervista concessa a La Provincia di Como del tecnico Cesc Fabregas. Queste le parole dello spagnolo, iniziando dal momento di forma della squadra: "Mi sono accorto di come sia cambiato l’ambiente attorno alla squadra, l’entusiasmo della gente, la partecipazione emotiva. E tutto ciò è meraviglioso".

Sull'atteggiamento delle avversarie: "Vedo come l’atteggiamento sia simile per quasi tutte le squadre. E’ tornato di moda il 5-3-2, con squadre che attendono. Secondo me quest’anno c’è addirittura maggiore attendismo rispetto allo scorso anno. Locatelli della Juve si fa dare palla e gestisce. Noi abbiamo una mentalità diversa. Andiamo ad aggredire, andiamo a rompere le palle. Siamo andati da lui e andremo da Modric. Poi magari fanno una giocata che ti taglia fuori. Ma noi ci proviamo. E siamo forti in contropiede. Certo, a fare pressing alto rischi, ma dico sempre che se dovessi rinunciare a giocare come dico io, smetterei di farlo. Il segreto? Non ragionare per dogmi: ci sono momenti e momenti nelle partite, quelli in cui vai a mille e altri in cui costruisci con calma. Io devo andare oltre la tattica e insegnare ai miei giocatori a ragionare e prendersi delle responsabilità autonome a seconda del momento. Non posso chiudere un giocatore in una gabbia tattica e mentale, perché poi si plafona, si limita a fare il compitino".

Quando ha capito che era in una società speciale?
"Parlando con Suwarso. Ok, parlare non è tutto, poi devi fare i fatti, ma lui ha subito parlato la mia lingua. E soprattutto ha fatto sempre seguire i fatti alle parole. Mi ricordo quando mi telefonava, a metà serie B, con insistenza per chiedermi se saremmo andati in A. Ma lo faceva nel modo giusto. Competitivo ma con serenità, con voglia di fare gruppo. Uno stimolo. Spesso si cercano cose grandi chissà dove, ma dobbiamo apprezzare quello che abbiamo. E qui sono davvero molto felice. Qui si fanno le cose proprio bene. Futuro? Mai dire mai, ma in questo momento non potrei chiedere di più".

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