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La benedizione per Lucca e Scamacca, la stecca a Zaniolo e non solo: parla ManciniTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 5 agosto 2022, 00:38I fatti del giorno
di Marco Conterio

La benedizione per Lucca e Scamacca, la stecca a Zaniolo e non solo: parla Mancini

Nella giornata di ieri su Il Giornale c'era una lunga e interessante intervista al ct dell'Italia, Roberto Mancini. Che a lungo s'è soffermato sulla decisione di molti nostri giovani di emigrare all'estero per trovare spazio: "Spero abbiano possibilità di giocare. Così sarebbe positivo. Così si cresce. Gli italiani una volta restavano sempre qui, ora sono ancora pochi rispetto a quelli di altre nazioni".

Su chi è andato all'estero "Scamacca aveva già fatto l’esperienza, è stato uno dei primi ad emigrare: in Olanda. In Premier può dare tanto, ma non sarà facile. L’importante è che giochi e migliori. Lucca all'Ajax ha una grande possibilità per migliorare tecnicamente. Non avrà pressione ma sarà in una squadra che deve vincere sempre. L’Ajax è come Real, Barcellona, Juve ed altre dove un pari è una sconfitta. Ma la scuola Ajax vale: da quelle parti sfornano giovani, poi li vendono e fanno i soldi. I nostri a 18 anni sono ancora in Primavera: all’estero giocherebbero tutti".

Su Gnonto "Ha 18 anni, lì gioca di sicuro, ha vinto il campionato. Giocando cresce, poi meglio se troverà un livello più alto".


Su Zaniolo "Ha qualità come le aveva anni fa. È giovane, ma è meglio che si sbrighi perché il tempo corre. Capisco abbia perso tempo per gli infortuni, però passano anche gli anni", ha detto Mancini che prosegue. "Koulibaly e De Ligt via dall'Italia? «È un peccato. Più sono bravi, meglio è per noi. Vengono costruiti qui, poi... Ormai il calcio è così. Koulibaly non è giovanissimo ma uno dei migliori. De Ligt è venuto giovane e da giovane se ne va. Speriamo cresca qualche italiano".

Su Belotti "Credo sia il calcio di oggi: tutto è cambiato, non è semplice accasarsi. Le squadre si formano in ritiro. Si giocheranno 4 partite di serie A con mercato aperto: una volta non era così. Anzi, forse era meglio prima. Se firmasse con la Roma sarebbe in un grande club, ma deve giocare", ha detto Mancini che poi non ha chiuso le porte della Nazionale a Insigne e Bernardeschi, volati a Toronto: Vediamo come andrà Insigne. Le porte della nazionale sono sempre aperte a tutti".