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Dalle date del play out al no alla Serie B a 22 squadre. Gravina traccia la linea della FIGC
“I playout, salvo valutazioni diverse che farà la Lega Serie B, si giocheranno il 15 e il 20 giugno". A dirlo nella giornata appena trascorsa è il presidente della FIGC Gabriele Gravina al termine del Consiglio Federale in cui si è inevitabilmente parlato della situazione in Serie B dopo il caso che vede coinvolto il Brescia – che potrebbe ricevere una penalizzazione di quattro punti in questa stagione – e riscriverebbe la classifica in zona salvezza.
Una situazione che ha messo lo stesso Gravina al centro del fuoco incrociato di tifosi e, alcuni media, che lo accusano di voler favorire la Sampdoria - che sul campo è retrocessa, ma potrebbe vedersi catapultata ai play out contro la Salernitana – che altrimenti sarebbe a rischio fallimento. Accuse che il numero uno del nostro calcio ha nuovamente respinto al mittente: “Ho voluto rappresentare i dati fattuali della situazione Brescia, una situazione a noi molto chiara e molto strumentalizzata, rappresentata con false rappresentazioni della realtà e questo lo dice lunga sulle modalità con cui si mascherano alcune lacune nel nostro paese. Vengono additate responsabilità a chi non ne ha, anzi questa è stata l’ennesima occasione per dimostrare la grande competenza degli organi federali che con grande celerità hanno esercitato le norme che regolano il nostro calcio”.
Nel fare il punto della situazione il presidente federale ha poi allontanato le ipotesi, che potrebbero concretizzarsi solo di fronte a un intervento della giustizia ordinaria, di un allargamento d’organico della Serie B: “Spero che non ci siano altre proposte con 22, 23 o 24 squadre. Ci sono delle regole nel nostro calcio e spero che tutti le possano rispettare, è inutile continuare a sventolare modalità per distrarre l’attenzione di chi ama il calcio italiano”.
Una situazione che ha messo lo stesso Gravina al centro del fuoco incrociato di tifosi e, alcuni media, che lo accusano di voler favorire la Sampdoria - che sul campo è retrocessa, ma potrebbe vedersi catapultata ai play out contro la Salernitana – che altrimenti sarebbe a rischio fallimento. Accuse che il numero uno del nostro calcio ha nuovamente respinto al mittente: “Ho voluto rappresentare i dati fattuali della situazione Brescia, una situazione a noi molto chiara e molto strumentalizzata, rappresentata con false rappresentazioni della realtà e questo lo dice lunga sulle modalità con cui si mascherano alcune lacune nel nostro paese. Vengono additate responsabilità a chi non ne ha, anzi questa è stata l’ennesima occasione per dimostrare la grande competenza degli organi federali che con grande celerità hanno esercitato le norme che regolano il nostro calcio”.
Nel fare il punto della situazione il presidente federale ha poi allontanato le ipotesi, che potrebbero concretizzarsi solo di fronte a un intervento della giustizia ordinaria, di un allargamento d’organico della Serie B: “Spero che non ci siano altre proposte con 22, 23 o 24 squadre. Ci sono delle regole nel nostro calcio e spero che tutti le possano rispettare, è inutile continuare a sventolare modalità per distrarre l’attenzione di chi ama il calcio italiano”.
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