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Velthuis racconta l'esperienza in Italia: "Tutto strano, fin dall'arrivo in aeroporto a Napoli"
Tijs Velthuis non serberà un bel ricordo del suo periodo in Italia. Il difensore olandese, tornato in patria dopo le avventure con Salernitana e Sassuolo, ha raccontato le sue difficoltà in un'intervista al portale olandese ad.nl.
Tutto è iniziato, a suo dire, con un benvenuto tutt'altro che confortante. "I giornalisti all'aeroporto di Napoli mi riprendevano da vicino e mi facevano ogni genere di domande a cui ovviamente non potevo rispondere. È stata un'esperienza davvero strana, in perfetto stile italiano", ha dichiarato l'ex granata. Velthuis ha persino scherzato sul fatto che potrebbe "scrivere un libro" su tutto ciò che ha vissuto nel nostro paese.
Arrivato in prestito alla Salernitana, appena retrocessa in Serie B, il difensore ha avuto le sue chance iniziali, ma ha faticato ad ambientarsi. Oltre all'impatto con il clima, il problema più grande è stato la lingua: "All'inizio ho giocato molto, ma ho dovuto adattarmi ad alcune cose. Alla temperatura, faceva davvero molto caldo. Ma la cosa che mi dava più difficoltà era la lingua", ha spiegato il 23enne. Dopo l'esperienza a Salerno, Velthuis ha trascorso sei mesi al Sassuolo, vincendo il campionato ma senza mai scendere in campo, a testimonianza di un'avventura in chiaroscuro, terminata con il ritorno in Olanda.
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