SALERNITANA: arriva la conferma, la società era d'accordo sullo spostamento. No della Lega B

Lo sfogo del direttore sportivo della Reggiana Doriano Tosi ha scatenato due tipi differenti di reazioni: lo sdegno della tifoseria, che ha preso d'assalto social network e siti internet per respingere ogni accusa al mittente, e il silenzio della società, direttamente chiamata in causa troppo spesso in questa settimana ad alta tensione e in cui i granata non hanno potuto far altro che attendere le decisioni degli altri. Corrisponde al vero quanto dice Tosi: la Reggiana aveva contattato direttamente il ds Fabiani chiedendo il rinvio della partita a data da destinarsi. La Salernitana ha accettato immediatamente, ponendo due condizioni: il rinvio della sfida con la Spal di almeno 48 ore o l'obbligo di scegliere una data non concomitante con l'impegno in Nazionale di 5-6 atleti. Lotito e Mezzaroma, per non alimentare sospetti in virtù dei rispettivi ruoli istituzionali, hanno preferito non esprimersi e seguire la vicenda a distanza. Nel mezzo, però, il buon Tosi ha dimenticato che la scelta finale spettava esclusivamente alla Lega B che, in virtù di un regolamento firmato da tutti (Reggiana compreso), non ha ritenuto necessario nemmeno specificare l'ovvietà.

"Se la rinviate vi giocate il vostro jolly" l'unica risposta di Balata, almeno stando a quanto raccolto dalla nostra redazione in questi minuti ad alta tensione. I presidenti si rassegnassero: hanno voluto portare avanti il calcio senza tifosi, senza sponsor e senza introiti soprattutto per motvi economici. Benissimo, ci mancherebbe altro. Oggi, però, il calcio convive con una piaga chiamata Covid e ci sono dei "fattori imponderabili" da tenere in forte considerazione. La Salernitana è stata soltanto tirata in mezzo da personaggi forse infastiditi dall'attuale posizione di classifica e che dovrebbero guardare in casa propria prima di esprimere giudizi inveritieri e ingenerosi.