La polemica da Napoli: "Fondi per l'Arechi? Napoli è una cosa, le città di provincia un'altra"

Paolo Esposito, giornalista e ideatore di Area di Rigore, ha commentato ad AreaNapoli.it le parole di Vincenzo De Luca: "Mi pare che lo stadio di Salerno, l'Arechi, sia stato già ristrutturato 2 anni fa appena in occasione delle Universiadi. Allora De Luca deve fare una ristrutturazione generale anche per lo stadio Vigorito di Benevento, che pure ha ospitato negli ultimi 5 anni, per 2 anni la serie A, deve poi ristrutturare lo stadio Partenio Lombardi di Avellino, che ha ospitato per ben 10 anni la serie A e anche lo stadio Pinto di Caserta, che pure ha ospitato campionati professionistici di serie C e serie B, come lo stadio di Salerno. Non si possono fare figli e figliastri. Qualcuno deve ricordare a De Luca, che non è più il sindaco di Salerno, ma il presidente della Regione Campania, della quale è Napoli il capoluogo, la città più importante e più grande della Regione Campania. Naturalmente è stato giusto che lo stadio più grande e più importante della Regione Campania, il Diego Maradona, già stadio San Paolo, abbia avuto ulteriori cure, perché doveva ospitare la manifestazione più importante per club, ossia la  Champions League. Napoli è una cosa e le città di provincia della Campania, ossia Avellino, Caserta e Salerno, sono altra cosa. De Luca faccia il governatore della Campania e non più il sindaco di Salerno.

Abbia lo stesso rispetto anche per le altre 3 città di provincia della Campania. Benevento, Caserta ed Avellino. Poi De Luca  perché va a vedere solo le partite della Salernitana e non anche quelle di altre squadre della provincia, tipo Benevento, Avellino e Casertana? Lui fa parte delle istituzioni e deve essere al di sopra delle parti. Punto". Bisognerebbe ricordare al giornalista napoletano che, in verità, solo una minima parte dei fondi per le Universiadi è stata utilizzata per l'Arechi di Salerno, visto che non ci fu nè la riapertura della curva Nord, nè alcun tipo di intervento strutturale previsto dal programma. Dal rifacimento dei bagni all'istallazione permanente dei tabelloni luminosi passando per gli spogliatoi, l'abbattimento delle barriere architettonica per i diversamente abili, il potenziamento dell'impianto audio e una rinfrescata generale. Tutto mentre proprio a Napoli si investivano risorse migliori.